Musica

Intervista con la band abruzzese Le Canzoni Giuste

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A partire dal 31 gennaio è disponibile in digitale e in radio “Sushi all you can hit”, primo singolo della band abruzzese Le Canzoni Giuste, estratto da “Felici e contenti”, concept album composto da undici tracce divise in tre atti che uscirà a maggio 2021. Il brano sarà accompagnato dal videoclip.

La band, che fa dell’ironia, della goliardia e della totale mancanza di appartenenza ad un unico genere la propria caratteristica principale (il loro “motto” è: “canzoni demenziali per persone intelligenti; canzoni intelligenti per persone demenziali”), racconta così “Sushi all you can hit”: dopo la grande esplosione che determina la nascita dell’universo, il concept ci porta finalmente ai giorni nostri, puntando il dito in quella che è probabilmente la versione peggiore dell’essere umano: quella che rimanda i suoi doveri e si sottrae alle proprie responsabilità, scaricando la colpa sempre sul prossimo. Il tutto si svolge, inesorabilmente, nello scenario contemporaneo, un mondo di fatto flagellato dalla pandemia, in cui l’altruismo, il senso di responsabilità, la presa di coscienza collettiva, cedono spazio all’ignoranza, al negazionismo, all’individualismo ed ai problemi futili che appaiono prioritari, in una perenne lotta tra poveri.”

Ecco cosa ci hanno raccontato a riguardo!

1. Esisterebbero comunque Le Canzoni Giuste, anche senza l’elemento dell’ironia?
Sicuramente esisterebbe un gruppo di musicisti che compone musica e suona insieme ma non sarebbe la stessa cosa! L’ironia è uno dei nostri principali modi di comunicare, anche quando non si parla di musica. Quando poi le due cose si uniscono, nascono le nostre canzoni e le nostre performance sul palco, che non possono prescindere dalla parte divertente che riusciamo a tirare fuori da noi stessi.

2. Quali altre band “ironiche” conoscete? Quali apprezzate di più?

Ci sono tanti artisti che utilizzano l’ironia in maniera interessante, senza per forza essere etichettate con band “demenziali”. Pensiamo ai più attuali Pinguini Tattici Nucleari o Willy Peyote che ci piacciono molto. Anche artisti meno Mainstream (con alcuni dei quali abbiamo condiviso il palco) come il Duo Bucolico o Musica per Bambini sono per noi grande fonte di ispirazione. Ovviamente non possiamo non citare la band punto di riferimento dell’ironia in Italia, gli Elio e le storie tese, che oltre ad essere artisti divertenti sono grandi musicisti. La band ha recentemente annunciato la pensione, chissà, magari serviranno dei degni eredi…

3. Quando è nata “Sushi All You Can Hit”? E qual è il suo messaggio nascosto?

Il pezzo è nato durante il primo Lockdown insieme al resto dell’album che uscirà a breve. Abbiamo lavorato molto sia al testo che all’arrangiamento, completando il tutto in studio di registrazione durante la scorsa estate. Il messaggio è in realtà abbastanza in evidenza ascoltando il testo. Con lo slogan “Ci penserò domani” del ritornello si fa sicuramente riferimento alla parte peggiore dell’essere umano, quella che rimanda i suoi doveri e si sottrae alle proprie responsabilità, scaricando la colpa sempre e solo sul prossimo. Nella realtà di oggi la coscienza collettiva cede lo spazio all’ignoranza e all’individualismo, assegnando la priorità ai problemi futili, in una perenne lotta tra poveri.

4. A chi non sa come muoversi. Com’è autoprodursi completamente un disco?

 Ci piacerebbe poter dire che si tratta di un lavoro semplice, ma purtroppo non è così, in quanto richiede molto impegno, tempo a disposizione e determinazione. Per produrre della musica non puoi essere soltanto un musicista, ma devi ricoprire praticamente tutti i ruoli che normalmente svolgerebbero diversi professionisti, che comunque nel nostro caso sono figure presenti che ci aiutano a muoverci nel migliore dei modi in tutti gli step. Un’altra arma vincente è quella di dividere i compiti tra i membri della band, come una vera squadra, ottimizzando il lavoro e le tempistiche. Di sicuro chi si muove con tanta passione e determinazione troverà la soluzione a tutti i problemi che si presenteranno durante i vari passaggi per realizzare un disco o qualsiasi altra produzione.

5. Ci raccontate la vostra esperienza ad Area Sanremo?

Area Sanremo è stata un’avventura, ripetuta più volte negli anni, che ci ha lasciato davvero tanto. L’esperienza più bella è forse quella di condividere diverse giornate di stage con grandi professioni insieme a centinaia di altri musicisti. Questo fa sì che nascano tante collaborazioni e spesso amicizie. Suonare sul palco del Teatro del Casinò, dove si sono svolte le prime edizioni del Festival, è un’altra grande emozione. E poi la città in quelle giornate si accende, i locali si riempiono di esibizioni, jam session, si respira una bella atmosfera. Questo ci ha sempre invogliato a tornare a Sanremo durante i giorni del Festival, che è e rimane tra le esperienze più importanti che abbiamo fatto come band. Nell’organizzazione del contest ci sono forse diverse cose da rivedere, ma speriamo che l’esperienza aiuti l’organizzazione a migliorare sempre di più.

6. Cosa c’è nel futuro de Le Canzoni Giuste? Nel futuro c’è l’uscita del nostro secondo Album “Felici e contenti” insieme ai videoclip dei prossimi singoli, ed una sorpresa particolare che non possiamo ancora rivelare. Come musicisti stiamo fremendo per suonare di nuovo dal vivo, per cui speriamo e confidiamo di fare un tour per far ascoltare dal vivo i nostri pezzi. Per il resto, continueremo a comporre musica, abbiamo sempre nuove cose da comunicare e non smetteremo mai di farlo.

Com. Stam.

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