Musica

Intervista al cantautore Enzo Remo Rossi

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Un nuovo singolo firmato Enzo Remo Rossi dal titolo Il mostro (prod. Musicantiere). Dopo la pubblicazione di Estate calda nel 2019, il cantautore toscano torna con pezzo che racconta verso dopo verso la battaglia dell’ultimo anno contro la pandemia, e la speranza di un ritorno alla normalità.

Enzo Remo Rossi nasce a Carrara il 2 maggio 1960. Incomincia a comporre canzoni all’età di sedici anni e, portando avanti la sua passione per il canto, nel 2002 diventa maestro dei cori di San Martino di Beverino e di Santa Apolinare di Vezzano Ligure. Nel 2019 pubblica il singolo Estate calda e presto vedrà la luce il disco Impressioni di ottobre, una raccolta di 11 brani curata e realizzata insieme a Daniele Rossi, primo dei suoi tre figli. Attualmente, Enzo Remo Rossi vive a Fosdinovo (MS) insieme alla compagna Giuliana, anche lei cantante e corista.

Abbiamo scambiato qualche parola con Enzo per saperne di più:

Ciao Enzo e grazie per essere qui con noi oggi. Per cominciare hai voglia di raccontarci chi sei e come è nata la tua passione per la musica?

Ciao, sono diversamente giovane e mi chiamo Enzo. Vivo in lunigiana tra il mare e i monti, fonte di ispirazione per i miei brani. La passione per la musica è nata sicuramente dalla poesia che in fasi successive, grazie anche allo studio dello strumento, si è trasformata in musica.

Quali sono invece i tuoi artisti di riferimento? Quelli che ti hanno maggiormente ispirato nel corso della tua carriera?

Gli artisti che preferisco sono essenzialmente tre: Lucio Battisti, Francesco De Gregori e Edoardo Bennato. Nessuno di questi mi ha ispirato ma sicuramente aiutato nella stesura dei brani, grazie anche alla sensibilità che traspare nei loro testi e a cui mi riferisco, prendendo esempio dai loro movimenti armonici.

Qual è il messaggio che vuoi esprimere attraverso Il mostro?

Dare forza attraverso la speranza, che non deve mai mancare anche nei momenti più difficili e tristi della nostra esistenza.

Che cosa ne pensi dell’attuale scena musicale italiana e come pensi di poterla arricchire?

La musica negli ultimi anni si è radicalmente trasformata, assumendo toni identificativi della nostra società, con la perdita dell’essenza dei valori che faticosamente erano stati costruiti nel tempo. Penso che tornare a vivere emozioni forti e soprattutto vere e non virtuali, possa servire a riscoprire il valore delle note.

Sappiamo che hai in cantiere un album. Che cosa dobbiamo aspettarci da questo nuovo progetto?

Senz’altro un lavoro importante che, in collaborazione con mio figlio Daniele, abbiamo cercato di realizzare, sfruttando le nostre idee e inserendo brani che coinvolgono il passato e il presente della nostra vita musicale. In autunno sentirete e vedrete grandi cose.

Com. Stam.

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