Musica

Intervista ai Lost In White

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“THE WEEK”, nuovo brano dei LOSTINWHITE, è liberamente ispirato ad un aforisma di Paolo Coelho: “una settimana è un tempo sufficiente per decidere della propria vita”. E così la canzone, scandendo i giorni della settimana, è la breve, ma intensa storia di una liberazione, di una preziosa presa di coscienza e di un abbandono delle paure e del dolore, passando anche per il sogno del volo e il coraggio del cambiamento.

Spiegano i Lostinwhite a proposito del nuovo singolo: «“THE WEEK” è un brano per noi magico, dove il confine tra composizione e arrangiamento è assai labile. Ogni nota, ogni accordo, ogni elemento di groove sono disposti con cura e naturalezza a rappresentare il senso di liberazione espresso anche dal testo. Siamo orgogliosi che proprio questo pezzo sia stato scelto come singolo prima del lancio dell’album».

Ecco cosa ci hanno raccontato!

1. Come impieghereste quella famosa settimana che ipotizzava Coelho, per decidere cosa fare della propria vita? Quale sarebbe il modo migliore per arrivare ad una conclusione?

La famosa settimana di Coehlo andrebbe usata facendo un esercizio mentale da stoici. Bisognerebbe prendere il proprio sogno, analizzare con sincerità cosa succederebbe abbandonando la strada che si sta percorrendo e trovare i modi per lenire tutte le paure relative al cambiamento. Poi bisognerebbe considerare i vantaggi del cambiamento e pian piano integrarli nella propria coscienza. Il coraggio così arriva, ma non come atto sconsiderato, bensì come processo che affronta le proprie paure. Musica e vino possono aiutare.

2. Come siete entrati in contatto con Coehlo?

Letture giovanili, ma da giovane non avevo capito bene, purtroppo.

3. Leggiamo che in The week il confine tra arrangiamento e composizione è assai labile. Cosa significa?

E come è nato questo pezzo, dal punto di vista compositivo? Ci sono tanti modi per scrivere una canzone. Una canzone può nascere da un riff di chitarra, da una melodia, da un giro di basso, dall’istinto cantautorale che trova espressione dall’imbracciare la chitarra e cantare. Nel caso di The Week, come per molti altri pezzi dei Lostinwhite, le idee arrivano inizialmente da un groove, da un’idea ritmica di base che incastra basso e batteria. Il passo successivo è quello di trovare una progressione armonica che possa valorizzare quel groove, e infine vengono scritti la melodia e il testo. E’ un modo di procedere non comunissimo, ma abbastanza diffuso in alcuni contesti della musica black.

4. Come nasce la collaborazione con la vocal leader Sofia Anessi?

Ho trovato Sofia nella scuola di musica dove insegno pianoforte. L’ho sentita cantare la prima volta quando aveva dodici anni. La sua capacità interpretativa mi ha sbalordito, così come il colore caldo della sua voce. Quando i Lostinwhite hanno cercato la loro formazione definitiva, Sofia era la candidata perfetta, anche perché ha avuto l’intelligenza di unire il talento allo studio. Quando ha registrato i brani di Matters of Time nel 2018 aveva 18 anni… scarsi.

5. Chi sono gli altri componenti dei Lostinwhite?

La base ritmica è formata da Arki Buelli (batteria) e Roberto Gherlone (asso), una coppia musicale molto affiatata da molti anni e una garanzia insostituibile come macchina da groove. Alla chitarra c’è Andrea Fazzi, un brillante trentenne che dopo essersi formato musicalmente in Italia ha anche perfezionato il suo percorso alcuni anni a Londra. Al sax e al flauto c’è Angelo Peli, già insegnante di Vittorio Bianchi, fondatore, autore e produttore dei Lostinwhite.

6. Quando potremo ascoltare il nuovo album?

Avremo l’onore di uscire con il nuovo album UNSTABLE per IRMA Records entro marzo 2021.

Com. Stam.

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