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Indagati per estorsione, sequestro di persone e lesioni personali aggravate

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Alle prime luci dell’alba i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino, coadiuvati dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Capoluogo e delle Stazioni di Mercogliano e  Monteforte Irpino; hanno eseguito un provvedimento di Fermo di indiziato di delitto emesso dal P.M. nei confronti di Nicola Galdieri, 41enne di Mercogliano e Antonio Romano, 49enne di Avellino entrambi, ben noti alle Forze dell’Ordine e pregiudicati per reati contro la persona, il patrimonio e perché  ritenuti attigui ai vertici della criminalità organizzata irpina Clan Cava – Genovese. Il provvedimento di Fermo vede i due soggetti indagati per i reati di estorsione, sequestro di persona e lesioni personali aggravate, e scaturisce dall’attività investigativa posta in essere dai militari della Stazione di Monteforte Irpino  e dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino, avviata il 23 febbraio scorso. In quella circostanza, i predetti  si erano presentati presso un istituto scolastico paritario di Monteforte Irpino, in tarda serata, e mentre Antonio Romano attendeva all’esterno con l’auto pronta per la fuga, Nicola Galdieri,  dopo aver sbarrato la porta alle sue spalle, lo aggrediva con inaudita violenza colpendolo con diversi pugni al volto  e minacciandolo di morte nel caso non gli avesse corrisposto la somma di centomila euro.

Il violento pestaggio veniva interrotto solo dalla pronta iniziativa della vittima che, riuscito a divincolarsi, avvisava alcuni dipendenti che richiedevano l’intervento dei Carabinieri  della locale Stazione.

A tal punto i due malviventi, vistisi alle strette si allontanavano velocemente dal posto; l’aggressore riusciva a far perdere le proprie tracce, mentre il complice veniva intercettato e bloccato dopo un inseguimento per le vie del paese da una pattuglia di Carabinieri a bordo della propria vettura.

Le indagini, avviate sin da subito dall’Arma di Monteforte con il primo intervento, venivano poi approfondite dai militari del Nucleo Investigativo  del Comando Provinciale di Avellino che riuscivano ad acquisire ulteriori e determinanti elementi probatori a carico degli indagati.

Le risultanze  dell’attività investigativa, coordinate  dalla Procura della Repubblica di Avellino, inoltre ad un’attenta valutazione di tutto il quadro indiziario e soprattutto della personalità  criminale dei soggetti indagati hanno  portato all’emissione dell’odierno provvedimento  di fermo, teso fondamentalmente a scongiurare ogni ulteriore azione criminale ed assicurarli alla giustizia prima che i due facessero perdere definitivamente le loro tracce.

Per Nicola Galdieri l’odierno fermo riporta alla memoria un altro arresto eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Avellino e del Nucleo Investigativo nel settembre del 2014, alloquando venne tratto in arresto in flagranza di reato per estorsione dopo aver pestato a sangue un imprenditore irpino.

Dopo essere stati interrogati dal P.M. i due fermati sono stati associati presso la casa circondariale di Avellino

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