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Incontro tra rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e i giovani studenti dell’istituto scolastico “G. Pochettino”

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Castellazzo. Si è tenuto ieri, presso l’istituto comprensivo “ G. Pochettino ” di Castellazzo Bormida, l’incontro tra rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e i giovani studenti dell’istituto scolastico.

Oltre un centinaio di giovani studenti, accompagnati dai loro insegnanti, hanno approfittato della presenza del capitano Claudio Sanzò, Comandante della Compagnia Carabinieri di Alessandria, e del maresciallo Mariagrazia Putzolu, per rivolgere loro domande sui più svariati argomenti legati alla legalità e al loro futuro.

Dopo aver esposto concetti come “legalità” e “rispetto delle regole”, si è cercato, attraverso un sereno dialogo e scambio di opinioni, di far riflettere sul perché della percezione delle regole come un impaccio, accettando con difficoltà alcune imposizioni o divieti ideati per la tutela di un più ampio interesse generale.

Comprendendo la convenienza del rispetto delle regole in ogni ambito – scolastico, familiare, sportivo… – tutti i ragazzi hanno riflettuto anche sull’importanza di accettare le differenze fisiche, caratteriali, religiose e ideologiche che ci contraddistinguono, vedendo queste differenze non come elementi di discriminazione, che rendono fertile l’ambiente a comportamenti come il bullismo o il cyberbullismo, ma come elementi di novità, di crescita e di condivisione.

La giornata si è poi conclusa sensibilizzando gli studenti su come ogni nostro comportamento, anche se ritenuto semplicemente uno scherzo, possa avere conseguenze più o meno gravi qualora non contestualizzato e fuori dal semplice atto giocoso, per chi lo compie e per chi lo subisce.

Il magistrato Gian Carlo Caselli qualche anno fa scriveva: “…rispetto della legge equivale a civile convivenza, un quadro costruito con riferimento all’interesse generale, che perciò offre a tutti speranze di vita migliore e di crescita ordinata. Altrimenti a prevalere saranno sempre i rapporti di forza e i privilegi, cioè gli interessi particolari di questo o di quello (singolo, famiglia, gruppo, lobby, cordata, clan, organizzazione criminale….)”.

Questo non deve accadere, grazie al lavoro sinergico dei singoli e della collettività

KKKKK
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