Sicilia

In Sicilia un aeroporto in più non guasta, ma dove sono le strade!

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Avere un aeroporto in più non è una cosa negativa, anzi, sono anni che si narra di un fantomatico aeroporto nel Messinese, precisamente nella piana fra Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo. Un’idea di circa vent’anni fa, prevista per favorire lo sviluppo economico, sociale, turistico e culturale della zona, in special modo perché di fronte ci sono le Isole Eolie. Ma il progetto fallì per mancanza di fondi (o almeno così si disse). Chissà invece quali interessi legati all’aeroporto di Reggio Calabria e Lamezia Terme e chissà quali forze sovrumane sono intervenute per bloccare un così valido progetto. Troppe buone idee falliscono dopo che per anni e anni se ne parla, basti pensare al ponte sullo stretto, così come autostrade, strade ferroviarie, metropolitane. La Sicilia non è nuova a tali sbandieramenti, fiumi di parole, proclami. Evidentemente, che le infrastrutture servano a una Regione per renderla più florida e produttiva, lo pensa anche qualcun altro dall’altra parte della Sicilia, che alla chetichella ha pensato bene di trasformare l’aeroporto di Comiso, progettato e utilizzato in parte come ringraziamento per avere ospitato nella vecchia struttura militare i kosovari in fuga dalla guerra, e in parte come facente parte, con Fontanarossa, dell’asse aeroportuale della Sicilia orientale. Dal 30 maggio 2013 è stato destinato all’uso civile, inserendolo nel piano regionale siciliano del trasporto aereo. Lo scalo in soli due anni è già arrivato a oltre 300mila presenze nonostante vi siano servizi insufficienti e orari di apertura e chiusura da ufficio postale. Ma guai a disperare! Da oggi, non è un pesce d’aprile, si aggiungono nuovi voli low cost Ryanair che collegheranno Comiso con le principali città italiane, ma anche con diverse città europee a pochi euro. Questo ci dovrebbe far sorridere se non fosse tragico dover percorrere poi quei 15 km per Ragusa o quell’ora e mezza per Catania transitando su una strada penosa che somiglia a una mulattiera. Perché noi sogniamo la California, il ponte, gli aeroporti, l’alta velocità, la metropolitana, ma non abbiamo le strade e collegamenti autostradali. Alle prime piogge si allaga tutto, crolla tutto. “La pelliccia e i casciuna vacanti” dicevano gli anziani! Così siamo noi siciliani, fatti per la forma, per l’esteriorità, ma nemmeno di tutti, solo di qualcuno che magari abita lì intorno, che deve viaggiare spesso e deve prendere l’autostrada o un volo per Roma o per Bruxelles.

Di: Vanessaseffer

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