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In pochi giorni la Polizia di Stato, a Palermo e provincia, sventa tre rapine e numerosi furti. Arrestate sei persone e denunciate tre

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La Polizia di Stato, nel corso degli ultimi giorni, ha operato un capillare controllo del territorio del capoluogo e della provincia ed ha proceduto a numerosi arresti, in flagranza e denunce, sventando furti e rapine ed identificando numerosi malviventi.

L’ultimo degli episodi risale a ieri, quando personale della Squadra Mobile palermitana, diretta dal Dott. Rodolfo RUPERTI, ha proceduto all’ arresto, in flagranza di reato, di Reina Maurizio, 50enne di via Zisa, pluripregiudicato per reati specifici, nella circostanza responsabile del delitto di rapina commessa in pregiudizio di un uomo che aveva appena prelevato contante all’ ufficio postale di Piazza Don Sturzo.

Nel dettaglio:

Alle ore 10.30 circa di ieri, i Poliziotti della Mobile in servizio di pattugliamento, in via Bontà, avevano modo di notare una persona a bordo di motociclo che ingaggiava una colluttazione con un altro soggetto appiedato, al termine della quale entrambi sarebbero caduti rovinosamente sul manto stradale.

Gli operatori si proiettavano immediatamente verso i due uomini ed intuivano come il motivo del litigio fosse legato alla contesa di un borsello che il motociclista teneva tra le mani.

I due soggetti venivano bloccati ed uno dei due dichiarava di essere stato vittima di una aggressione perpetrata dal suo contendente identificato per REINA Maurizio, che gli aveva strappato il borsello, circostanza dimostrata dalla presenza a terra di una cinghia strappata.

La vittima dichiarava, inoltre, di aver poco prima prelevato presso l’ufficio postale di Piazza Don Sturzo la pensione del cugino e della zia ammontante alla somma di euro 1.500,00. Aggiungeva inoltre di aver poco prima visto il REINA proprio all’ interno del citato ufficio postale.

Gli agenti si accorgevano, inoltre, che la targa del motociclo a bordo del quale viaggiava il REINA, era occultata dalla presenza di una catena che impediva la visione completa della composizione numerica.

Gli operatori intervenuti, dopo aver tranquillizzato la vittima ed averle restituito il borsello contenente gli effetti personali e la somma di denaro, conducevano il REINA presso gli uffici della Squadra Mobile per gli opportuni accertamenti a conclusione dei quali emergevano sul suo conto molteplici precedenti per reati contro il patrimonio.

REINA veniva posto in stato di arresto e condotto presso il carcere “Pagliarelli”.

Al REINA veniva inoltre sequestrato il motociclo sh 150 utilizzato per compiere il delitto e la somma di euro 1.550,00 custoditi all’ interno del portafogli dello stesso.

Indagini in corso da parte della Squadra Mobile per accertare l’ eventuale commissione da parte del REINA di reati analoghi.

Risale, invece, al pomeriggio di due giorni fa il provvidenziale intervento di una pattuglia in abiti “civili” del Commissariato di P.S. “Zisa-Borgo Nuovo”, nei pressi di una farmacia. L’arrivo degli agenti ha, probabilmente, sventato una rapina che tre malviventi, già da parecchio tempo presenti sul marciapiede antistante, avrebbero perpetrato in danno della farmacia.

La presenza dei giovani era stata segnalata da alcuni passanti e residenti della zona. I sospettati, alla vista degli agenti, hanno abbandonato per terra caschi, passamontagna ed una pistola giocattolo priva di tappo rosso ed avrebbero preferito battere in ritirata ma il loro tentativo di fuga è stato frustrato dai poliziotti che li hanno circondati e bloccati.

Indagini sono in corso per chiarire i contorni di una vicenda che, per l’abilità degli agenti, non ha fatto in tempo a degenerare.

Aveva, invece, fatto in tempo a compierla una rapina in supermercato G.A., 27enne incensurato, palermitano dello “Sperone”, autore di veloce e remunerativa incursione nei locali del supermercato “Paghi poco” di via Mattarella a Bagheria;

Il giovane, facendo intendere di essere armato, con disinvoltura e sfrontatezza, era risucito ad ottenere il contenuto di due casse, circa 800,00 euro in contanti e si era quindi allontanato, facendo perdere le sue tracce.

In questo caso, essenziale è stata la conoscenza del territorio, non soltanto quello di Bagheria ma anche di quelli limitrofi, da parte dei poliziotti del Commissariato bagherese.

Anche sulla base della indicazione da parte di alcuni testimoni della via di fuga intrapresa dal giovane ed alla conoscenza del rapinatore, ottenuta dalla visione delle immagini della rapina, le indagini dei poliziotti si sono orientate su Palermo, segnatamente, nella direzione del popolare quartiere dello Sperone.

 La conferma è giunta dagli esiti delle prime verifiche: in pochi minuti, i poliziotti sono riusciti, infatti, a sviluppare un parziale alfanumerico della targa della vettura del fuggitivo fornito da un testimone e sono, così, risaliti al cittadino abitante, proprio nel citato quartiere.

Parcheggiata nei pressi di un edificio, i poliziotti hanno trovato una vettura con targa compatibile a quella del fuggitivo e in un’abitazione di quell’edificio hanno trovato G.A., “inchiodato” dalle immagini della rapina.

Nell’abitazione è stato rinvenuto l’intero bottino ed i vestiti indossati dal giovane durante la rapina e già dismessi.

Il giovane è stato tratto in arresto e dovrà rispondere del reato di rapina.

Non di una rapina, invece, ma di un reato ugualmente odioso, il furto con destrezza, dovrà rispondere un 48enne pregiudicato dello Zen, Di Mariano Pietro, alla fine tratto in arresto dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

L’uomo, proprio per compiere il reato ed agire forse in tranquillità all’interno di un quartiere in cui riteneva di non essere conosciuto, dallo Zen si era spinto fino a Bonagia, in via Guido Rossa.

Di Mariano ha scelto la preda, una donna di mezza età, come da manuale le si è avvicinato fingendo di chiedere una informazione, ne ha carpito la fiducia e, dopo aver scambiato qualche parola, ha infilato il braccio nell’abitacolo, ha arpionato la borsa riposta sul sedile ed è fuggito a bordo di una fiat 500.

La vittima, turbata dall’accaduto, è scesa dall’abitacolo urlando ed attirando così l’attenzione di alcuni cittadini che l’hanno soccorsa e non hanno tardato a dare l’allarme al “113”.

Le volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno battuto palmo a palmo la zona del reato e quelle limitrofe fino ad intercettare un uomo somigliante alla descrizione nella zona della “Guadagna”.

I poliziotti hanno ritenuto opportuno effettuare un controllo nonostante l’uomo si trovasse all’interno dell’abitacolo di una vettura diversa da quella segnalata al “113”.

In effetti, la scelta si è rivelata vincente: l’uomo controllato, identificato per Di Mariano Pietro, è stato riconosciuto come l’autore del furto con destrezza e, soprattutto, nell’abitacolo della vettura controllata è stata ritrovata la borsa rubata con l’intero contenuto riversato sul sedile.

Di Mariano ha ammesso di aver compiuto il furto ed ha raccontato di avere utilizzato tutte le cautele del caso, ad esempio, quella di sostituire nelle immediatezze del furto la vettura utilizzata per compiere il reato con un secondo mezzo, a bordo del quale sarebbe stato sorpreso dagli agenti.

La fiat 500 utilizzata per il furto è stata ritrovata a poche centinaia di metri ed è risultata rubata e munita di targhe non corrispondenti, a loro volta, provento di furto.

Nelle due vetture sono stati, inoltre, ritrovati e sequestrati oggetti atti allo scasso.

E’plausibile che Di Mariano si sia reso responsabile di altri analoghi reati, chiunque riconoscesse l’uomo quale suo aggressore, potrà contattare il Commissariato di P.S. “Oreto-stazione” e fornire ogni utile indicazione allo 091-743811.

Un altro caso di borseggio era stato risolto, 24 ore prima, dalla Polizia di Stato in un supermercato di via Castelforte.

A compierlo un 71enne, habituè dei borseggi, che aveva adocchiato la cliente, l’aveva discretamente pedinata lungo i corridoi del market ed era entrato in azione quando, ingenuamente, la donna, aveva riposto la sua borsa, seppur a cerniera chiusa, nel carrello, per dedicarsi alla scelta di un prodotto esposto su uno scaffale.

Benchè fulminea e portata tecnicamente a compimento, l’azione del borseggiatore non è riuscita alla perfezione: il palermitano ha svuotato di 200,00 euro il portafogli della donna, lo ha reintrodotto nella borsa ma non è riuscito a chiuderne la cerniera, tanto da destare i sospetti della cliente.

La vittima ha osservato la vicinanza dell’uomo, ha notato la borsa aperta ed ha capito cosa potesse essere accaduto prima.

Ne è nata una baraonda che si è conclusa con l’arrivo dei poliziotti che hanno arrestato il palermitano la cui fuga a gambe levate dal market era stata poco prima impedita da personale dell’esercizio.

Addosso al borseggiatore sono stati rinvenuti 200,00 euro, restituiti alla cliente.

Il provvedimento di arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

In quest’ultimo scorcio di estate, la Polizia di Stato non ha ababssato la guardia neanche per ciò che concerne i furti notturni ad esercizi commerciali. Al riguardo, è di poche notti orsono l’arresto, per tentato furto aggravato in concorso, di Pietro Di Pasquale 39enne e Paolo di Fresco 30enne entrambi pregiudicati palermitani.

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante il servizio di controllo del territorio, transitando in Corso dei Mille, avevano notato la saracinesca di un negozio di ferramenta parzialmente forzata e sollevata.

I poliziotti, insospettiti, si erano avvicinati all’esercizio commerciale notando una vettura parcheggiata in maniera insolita davanti all’uscio, presumibilmente nel tentativo di celare alcuni arnesi atti allo scasso, lasciati per terra, con i quali qualcuno aveva forzato la serratura, mandando in frantumi una vetrata della quale rimanevano cocci di vetro.

Fugato ogni dubbio, gli operatori si erano introdotti all’interno dei locali alla ricerca di malintenzionati che, puntualmente, sono stati trovati.

I due malviventi, dopo aver udito l’arrivo della Polizia di Stato, hanno tentato, vanamente, di nascondersi tra gli scaffalli della ferramenta, ma sono stati immediatamente scovati e fermati.

Gli agenti hanno identificato i due malfattori ed effettuato ulteriori accertamenti sul veicolo in sosta usato dagli stessi, che è risultato essere oggetto di furto.

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