Accesso all’integrazione nutrizionale limitato. Servono consapevolezza, politiche e formazione adeguate
Palermo. La nutrizione clinica è un problema di salute pubblica e la malnutrizione colpisce tutte le età. Le conseguenze implicano un alto tasso di morbilità e mortalità, scarsa qualità della vita e ritardo della crescita e dello sviluppo nei bambini e un fabbisogno di risorse per la sanità pubblica di circa 10 miliardi di euro all’anno.
Secondo gli specialisti del Servizio di nutrizione clinica dell’Asp di Palermo, la malnutrizione rappresenta “una ‘malattia nella malattia’ con ricadute rilevanti per la popolazione ed il Sistema Sanitario. In Italia negli ultimi 15 anni la sua prevalenza in ospedale è pari al 50% nei reparti di area medica, chirurgica ed oncologica, mentre negli anziani istituzionalizzati raggiunge quasi il 70%”.
Eppure “Si parla poco di integrazione nutrizionale, non è regolamentata e l’accesso è limitato a pochi, sottovalutandone i benefici terapeutici ed economici. Mancano politiche e formazione adeguate, ma soprattutto non c’è consapevolezza sulla comprovata risposta positiva ad alcune terapie perché riduce il pericolo di complicanze e di riospedalizzazione del paziente”. Ad affermarlo il consigliere dell’Omceo di Palermo Antonio Iacono, direttore del trauma center degli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, che ieri, a Villa Magnisi, in rappresentanza del presidente dell’Ordine Toti Amato, ha aperto i lavori delle due giornate (22-23 settembre) dedicate alla “Nutrizione clinica in Sicilia: stato dell’arte e prospettive future”.
A ribadire la mancanza di attenzione del Ssn sulla malnutrizione il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: “Non solo per il mancato riconoscimento del valore farmaceutico di alcune prodotti che integrano o complementano la terapia, ma soprattutto a causa di un modello organizzativo ospedaliero e didattico universitario antico, laddove non si pensa che vadano integrati negli organici le nuove competenze al pari di tutti gli altri professionisti”.
Al centro dell’evento, organizzato dal Servizio di nutrizione clinica dell’Asp di Palermo e affidato alla responsabilità alla responsabilità scientifica dell’anestesista Rosella Guggino e la geriatra Rosanna Termini, la valutazione della malnutrizione, la nutrizione enterale e parenterale, etica e fine vita. L’obiettivo dell’Asp è creare una rete assistenziale di team nutrizionali multidisciplinari che mettano il paziente al centro dei piani terapeutici, che iniziano in ospedale e proseguono nel territorio, soprattutto per quelle patologie croniche in condizioni cliniche stabilizzate.
Il convegno, che si aperto con una sessione moderata dal direttore sanitario dell’Asp di Palermo, Franco Cerrito, e dal direttore della U.oc Integrazione socio sanitaria dell’Azienda sanitaria, Giovanni Veneziano, ha chiuso i battenti con la tavola rotonda sul tema “Team e reti nutrizionali”. Hanno moderato le altre sessioni Rosanna Termini, Maurizio Pastorello, Laura Calcara, Antonia Bernanrdi, Rosella Guggino, Sebastiano Percolla; Salvatore Ricci, Vittorio Gebbia, Vincenzo Adamo e Riccardo Caccialanza.
Com. Stam. + foto