Esteri. Il Boeing 737 max che si è schiantato al suolo in Etiopia subito dopo il decollo da Addis Abeba, uccidendo 157 persone, andava troppo veloce.
E così il pilota ha chiesto di potere prendere quota. Questa ricostruzione della triste vicenda arriverebbe da una fonte anonima che ha ascoltato la registrazione audio del controllo traffico aereo. Dalla cabina di pilotaggio dell’aereo poi precipitato qualcuno (il pilota?) avrebbe chiesto al controllo di salire a 14.000 piedi (4200 metri), prima di chiedere urgentemente di poter atterrare. L’aereo è poi scomparso dal radar quando era a 10.800 piedi, subito dopo aver iniziato la manovra per tornare indietro verso l’aeroporto della capitale etiope. Secondo gli esperti di aviazione, di solito i piloti chiedono di prendere quota quando incontrano problemi, così da guadagnare spazi per manovrare meglio l’aeromobile.
Intanto gli inquirenti etiopi, che stanno lavorando per ricostruire la dinamica dell’incidente, stanno cercando di capire se ci siano analogie tra l’incidente di Addis Abeba e quello avvenuto il 29 ottobre in Indonesia, dove il pilota aveva provato a salvare l’aereo, ma il computer di bordo gli avrebbe impedito di riprendere il controllo.
Ciro Cardinale