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I miei primi 70 anni “Un sacco belli”. Il compleanno di Carlo Verdone

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Carlo Verdone compie oggi 70 anni. L’attore e regista romano, quarant’anni di carriera, ventisette film da regista e trentanove da attore, è nato infatti a Roma il 17 ottobre del 1950. Tanti i personaggi da lui interpretati nella sua carriera artistica e tutti con una particolarità che li rendono unici ed indimenticabili per il grande pubblico.

Dal “babbione” con gli occhi al cielo e la frase “Ma che so’ du’ cervi?” della trasmissione tivvù “Non stop” del 1977 a Leo del suo primo film “Un sacco bello”, da Ivano del “Famolo strano?” di “Viaggi di nozze” a Furio, il nevrotico marito di Magda con la frase “Mi vuoi bene? Vedi che la cosa è reciproca?” a Mimmo che viaggia con la nonna (l’indimenticata Lella Fabrizi) e che scopre per la prima volta il sesso, da cui scappa a gambe levate… sono questi alcuni dei personaggi portati sulla scena da Carlo Verdone, per molti l’erede di Alberto Sordi (per anni i due sono stati dirimpettai), pluripremiato (ben nove David di Donatello) artista con il cinema nel DNA. Suo padre Mario infatti era un noto critico cinematografico, docente universitario e dirigente del Centro sperimentale di cinematografia che è riuscito a trasmettere a Carlo la passione per il grande scherno e non solo. Anche gli altri due figli lavorano nel cinema, Luca è regista di documentari, mentre Silvia (moglie di Christian De Sica) è produttrice. A scoprire Carlo Verdone fu il critico Franco Cordelli sull’allora quotidiano romano Paese Sera. Ed Enzo Trapani, attirato da quella critica positiva, lo volle poi in “Non stop”, il programma Rai che lancerà tanti comici. Da lì la sua strada artistica sarà tutta in discesa. Oltre al cinema le sue grandi passioni sono la musica (suona la batteria e la chitarra), le nuvole (ha raccolto centinaia di scatti del cielo con le nuvole soffici e vaporose, oppure lunghe e sfilacciate), la poesia (scrive versi crepuscolari e malinconici) e la medicina, passione questa che ha generato decine di aneddoti, alcuni veri, molti inventati o esagerati; Verdone però precisa di non essere ipocondriaco, ma solo un appassionato di medicina, al punto tale da dispensare consigli e farmaci ad amici e compagni d’arte, come i calmanti e gli antidepressivi suggeriti a Margherita Buy in “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”, gli ha reso una laurea honoris causa in medicina, la nomina a farmacista onorario, fino a vestire i panni del primario di chirurgia nell’ultimo film “Si vive una volta sola”, bloccato causa Covid. Auguri Carlo Verdone, altri cento di questi giorni “Un sacco belli!”

Ciro Cardinale

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