Ieri più di 500 incendi hanno devastato la Sicilia, le forze impiegate nella salvaguardia del territorio continuano a lavorare non curanti delle ore di lavoro, non curanti di uno straordinario che non arriverà mai, coscienti del pericolo che corrono, ma per loro è il “loro lavoro”. Nel caso specifico ancora una volta vorrei esprimere un concetto sul Corpo Forestale della Regione Siciliana, composto da circa 1000 dipendenti di ruolo, ovvero vincitori di concorso pubblico espletato alla fine degli anni ’80, in forza all’Assessorato Territorio Ambiente, che si distinguono non per meriti ma per funzioni dal famoso “esercito” di forestali. Di questi circa 600 veste la divisa ed è impiegato per attività di controllo del territorio e polizia giudiziaria, circa 400 tecnici si occupano di attività di gestione , di impiego di operai antincendio (nella stagione estiva) e collabora il personale in divisa nelle operazioni di coordinamento delle forze impiegate per lo spegnimento degli incendi. Tutto il resto del personale è assunto a tempo determinato; circa 3000 nella stagione estiva per operazioni antincendio (71/101/151 giornate); circa 20.000 è assunto dall’Assessorato Agricoltura e Foreste durante tutto l’anno per i lavori boschivi. La prevenzione si effettua nei cantieri forestali ad opera del personale stagionale, coordinato dai tecnici, per la pulizia realizzazione dei viali parafuoco, rimboschimento e quant’altro. La prevenzione dovrebbe partire dal 1 giugno di ogni anno, mentre in realtà nel 2015 è partita a luglio, nel 2016 è partita proprio il 16 giugno ( per fortuna potremmo dire ). Eventi straordinari che hanno caratterizzato la giornata di ieri 16 giugno 2016 con temperature fino a 50 gradi e vento di scirocco fino a 60 nodi, verificano quasi totalmente tutti i presidi in prevenzione nonché l’azione degli incendi nonché l’intervento dei velivoli, che spesso non possono operare causa forte vento turbolenze e fumo come è avvenuto nelle Madonie in particolar modo a Lascari e Cefalù. PEC : siciliaemundi@pec.it Il Corpo Forestale inoltre non può intervenire sul fuoco (oggi rispetto a ieri ) perché armato, gli uomini che oggi affrontano giornate come quella di ieri (16.06.2016) facendo anche più di 12 ore di fila senza potersi permettere di avvisare la famiglia o senza permettersi un attimo di distrazione, sono uomini che vanno da un’età media di 50 anni, sono uomini che non percepiscono un euro di straordinario (perché non è previsto), sono esseri umani che rischiano la vita per salvaguardare il loro lavoro, sono dipendenti pubblici oggi molto bistrattati, sono uomini che rientrando per poche ore a casa puzzano di bruciato. Sono gli stessi uomini che raramente vengono elogiati e spesso vengono nominati “i forestali”. Questi sono gli uomini del Corpo Forestale della Regione Siciliana.
Loredana Novelli
CS
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