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I cento anni della radio in Italia

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Virzì (UGL):La vera sfida sarà l’intelligenza artificiale Il Senato della Repubblica ha celebrato il centenario della radio in Italia, con una cerimonia speciale a Palazzo Madama.

L’evento, organizzato dal presidente del Senato Ignazio La Russa, ha visto la partecipazione di figure iconiche del mondo dello spettacolo e della radio come Renzo Arbore, Carlo Conti, Umberto Broccoli e Andrea Delogu.

Durante la cerimonia, sono stati ricordati i momenti più emozionanti e significativi dei primi 100 anni della radiofonia italiana. Grazie al contributo del Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino e di Radio Rai, è stato possibile ascoltare i primi storici annunci radiofonici trasmessi il 6 ottobre 1924.

Fino a domenica 6 ottobre, nella sala di Palazzo Madama intitolata a Guglielmo Marconi, saranno esposti documenti storici e apparecchiature d’epoca, tra cui il microfono a bobina magnetica utilizzato per il primo annuncio e il carillon della radio del 1936, che riproduceva il canto di un uccellino tra un programma e l’altro. Questa celebrazione non solo ripercorre la storia della radio italiana, ma sottolinea il suo ruolo fondamentale nella cultura e nella comunicazione del Paese.

Domenica 6 ottobre 2024 Radio IN (nella foto di copertina del 1988 Radio IN presso la Fiera del Mediterraneo di Palermo con Filippo Virzì – Andrea Di Quarto – Angela Bruno – Aldo Naselli – Gabriella Imperiale) , nota emittente radiofonica storica palermitana nata nel 1976, festeggerà il centenario della radio dalle ore 10,00 alle ore 13,00 con tanti ospiti in studio, i quali hanno fatto la storia della radio cittadina, un’occasione per partecipare alla celebrazione della radio in tutte le sue forme.

Lo rende noto l’Ufficio Stampa dell’UGL Sicilia.

“L’importanza della scatola magica è fondamentale per la comunicazione,” dichiara Filippo Virzì, Segretario regionale dell’UGL Creativi in Sicilia. “La radio rappresenta, in occasione del suo centenario, la prima radicale innovazione nelle comunicazioni di massa dopo l’invenzione della stampa, e da un punto di vista sociologico, è uno dei mezzi di comunicazione più diffusi. Dal 1895, con Guglielmo Marconi, ad oggi, è passato molto tempo, ora la vera sfida è l’intelligenza artificiale. Non sappiamo ancora se applicata alla radio potrà essere una minaccia oppure una vera opportunità. Esistono già radio interamente automatizzate con voci create artificialmente, come nel caso di Radio GPT All News, dove le sessioni sono completamente automatizzate. Va bene una radio innovativa, ma non dobbiamo perdere di vista il fattore umano il quale deve stare sempre al centro del lavoro. Seguiremo attentamente gli effetti e eventuali ricadute di queste importanti innovazioni nel settore radiofonico.”

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