È stato un ferragosto intenso, quello vissuto dagli uomini e donne della Guardia Costiera, impegnati lungo tutti gli 8.000 km di coste del Paese e sui maggiori laghi italiani, per garantire la sicurezza di quanti hanno scelto le località italiane per trascorrere la tradizionale festività. La Guardia costiera nell’occasione ha maggiormente intensificato i controlli in mare e sulle spiagge a salvaguardia della vita umana, e a tutela dell’ecosistema marino e delle risorse ittiche della Penisola, impiegando 286 mezzi nautici e 11 aeromobili, per un totale di 912 persone di equipaggio.
In particolare, nei giorni 14 e 15 agosto, sono state 22 le operazioni di soccorso di rilievo che hanno permesso di trarre in salvo 93 persone tra bagnanti, diportisti e subacquei: tra i soccorsi effettuati anche quello di un’imbarcazione affondata al largo di Fiumicino durante la tradizionale processione a mare per l’Assunta. Quattro donne e due uomini, tutti appartenenti alla stessa famiglia, sono stati soccorsi da una motovedetta della Guardia Costiera dopo essere finiti in acqua. Solo per una di loro si è reso necessario il trasporto in ambulanza all’ospedale di Ostia.
Tali attività rientrano nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro” che costituisce uno dei momenti di massimo sforzo operativo per le Capitanerie di porto, che fino al 18 settembre continueranno ad assicurare l’ordinato svolgimento delle attività ludiche e produttive in mare – anche con l’ausilio di una mirata campagna di prevenzione rivolta a scongiurare comportamenti imprudenti in mare – per un’estate all’insegna della legalità e della sicurezza.
Ad ogni buon fine si allega una foto del soccorso effettuato nelle acque di Fiumicino e il link ad un filmato in cui un ATR42 del 2° nucleo aereo della Guardia costiera di Catania sorprende un acquascooter impegnato in pericolose evoluzioni in prossimità della costa, con grave rischio per l’incolumità dei bagnanti. La moto d’acqua è stata fermata da una motovedetta della Guardia costiera di Licata e il responsabile deferito all’autorità giudiziaria per inosservanza di norme in materia di sicurezza della navigazione.