Si è conclusa l’edizione 2022 di Jazz’inn: un bilancio di evento che ha cambiato la narrazione dell’open innovation nel Sud Italia.
Jazz’Inn 2022 è giunto a conclusione ed è tempo di bilanci. Ma i bilanci si fanno con i numeri ed è corretto condividerne alcuni. In 5 giorni, l’Antico Granaio di Roseto Capo Spulico è stato il teatro di 72 colloqui con Invitalia per le imprese, finalizzati a verificare idee da trasformare in attività imprenditoriali, 5 comuni hanno attivato il servizio Wifi Italia con Infratel Italia per ridurre il digital divide nelle aree minori, si sono svolti 32 tavoli di open innovation, 1 flash mob femminile, 1 laboratorio di design thinking per l’imprenditoria femminile, 1 think tank sulla rigenerazione dei borghi, 3 open talk, 1 brainstorming pubblico su La Carta di Roseto, 24 soci della Fondazione AmpioRaggio sono coinvolti come moderatori durante gli eventi, 4 serate jazz hanno permesso un’invasione di note nel borgo cittadino.
Oltre 500 le presenze complessive, provenienti da 17 regioni italiane, giunte a Roseto Capo Spulico per confrontarsi sull’innovazione e non in vacanza, superando anche le difficoltà logistiche e la cronica mancanza di infrastrutture adeguate. Risultati piccoli ma concreti, reali e tangibili.
Azioni che hanno trasformato un piccolo borgo del Sud Italia in uno smart village, eliminato le distanze tra Nord e Sud, praticato di fatto la destagionalizzazione a fine settembre e trasformato un Antico Granaio e un castello federiciano in laboratori di idee e il paese in una capitale di innovazione per una settimana.
Jazz’Inn è stata, rispettando le intenzioni iniziali di tutti coloro che l’hanno progettata e che sono stati chiamati a darle vita, una vera e propria rivoluzione concettuale, una proposta nuova di fare innovazione, di confronto, di crescita, di interazione.
Questo risultato è stato possibile grazie ad una fondamentale sinergia tra la Fondazione AmpioRaggio, il Comune e l’Amministrazione di Roseto Capo Spulico, guidata dal sindaco Rosanna Mazzia, e tutti i partner coinvolti nella progetto. .
I fiori più splendidi, le querce più robuste, gli alberi più carichi da frutto, nascono e crescono sui terreni più fertili, coltivati seminando impegno, fiducia, speranza, risolutezza, visione, passione, costanza: il Comune di Roseto Capo Spulico ha rappresentato per Jazz’Inn tutto questo, permettendo ad un percorso nato nel 2017 a Pietrelcina di crescere in tutta Italia, di consolidarsi lo scorso giugno a Bracciano e di sbocciare del tutto in Calabria, sulle coste dello Ionio, proprio a piedi del Castello Federiciano.
Roseto Capo Spulico è stato quindi un esempio sorprendente di volontà di cambiamento che ci ha convinto prima e stupito dopo. Lo porteremo come esempio e per tale motivo a tutti coloro che hanno avuto la forza di stupirci in positivo, a partire dal Sindaco Rosanna Mazzia, rivolgiamo il nostro ringraziamento, il ringraziamento della Fondazione AmpioRaggio, che festeggia il successo di Jazz’Inn anche con il recente riconoscimento giuridico come Fondazione di Partecipazione e Organismo di Ricerca, altro piccolo, grande passo del percorso piacevolmente infinito che ci attende ogni giorno.
Un ringraziamento finale va a tutti coloro che sono stati protagonisti di Jazz’Inn, cioè a tutto coloro che hanno contribuito alla loro riuscita, a partire da Borghi Autentici Italiani, fino ad ogni singolo case giver, partner, amministrazione pubblica o semplice visitatore che ha varcato le porte dell’Antico Granaio durante l’edizione di quest’anno.
Se ognuno di noi è una goccia nell’oceano, insieme siamo un’onda, l’onda del cambiamento che vuole innovare attraverso la digitalizzazione e la connettività, la collaborazione e l’open innovation.
Da Roseto Capo Spulico sono nate nuove sfide.
Sfide che Ampioraggio intende trasformare da subito in investimenti e progetti sostenibili che riguarderanno borghi e multinazionali, imprese e centri di ricerca, startup e investitor.
Sfide che saranno presentate al prossimo Jazz’Inn, l’edizione del 2023, ancora una volta insieme, non per parlare di innovazione, non solo per fare innovazione, ma per essere innovazione.
Perché “L’innovazione non è mai arrivata attraverso la burocrazia e la gerarchia. È sempre arrivata attraverso gli individui.” (John Sculley – Presidente Pepsi Cola e Ceo Apple Computer).
Com. Stam./foto