di Giada Coacci
Giuseppina Torre è musicista riconosciuta a livello internazionale – tre album all’attivo – “reduce” da un tour in Corea del Sud, nonché mamma e donna con un passato, mi permetto di dire, travagliato.
Qual è stato/a il suo punto fermo, la sua forza durante questi anni?
Il mio punto fermo, la mia forza durante questi anni, è stata senza dubbio il pianoforte che è stato la mia ancora, il mezzo attraverso il quale ho potuto esprimere le mie emozioni più profonde e trasformare il dolore in qualcosa di positivo e creativo. Oltre il pianoforte, la mia famiglia ha giocato un ruolo fondamentale. L’amore e il supporto dei miei cari, mi hanno dato la motivazione e la resilienza necessarie per superare i momenti più difficili e l’ essere madre mi ha insegnato la forza, la pazienza e l’importanza di non arrendersi mai. Infine, la fede e la spiritualità hanno contribuito a mantenere il mio equilibrio interiore. Credo fermamente che le esperienze difficili possano rafforzarci e renderci persone migliori, e questo credo mi ha aiutato a perseverare e a continuare a crescere sia come artista che come persona.
– Da colpo di fulmine a salvezza. Come questo strumento ha inciso nella sua vita, non solo a livello professionale ma anche personale?
Il pianoforte è stato per me molto più di uno strumento musicale; è stato un compagno di vita, una fonte di conforto e un mezzo di espressione insostituibile. A livello personale, il pianoforte mi ha offerto una via di fuga nei momenti più bui. Suonare mi ha permesso di canalizzare le mie emozioni, di elaborare il dolore e di trovare una sorta di guarigione attraverso la musica. Il rapporto con il pianoforte è stato come un dialogo silenzioso, dove ogni nota mi aiutava a capire meglio me stessa e a ritrovare la serenità. Sul piano professionale, il pianoforte mi ha dato l’opportunità di costruire una carriera internazionale, permettendomi di condividere la mia musica con persone di tutto il mondo. Ogni concerto, ogni album rappresenta non solo un traguardo artistico, ma anche una testimonianza del mio viaggio personale e delle sfide che ho superato.Il pianoforte è stato sia una passione che una salvezza, trasformando le difficoltà in opportunità e rendendo ogni momento di suono un atto di resilienza e di speranza.
– “The choice”: com’è nata l’idea e cosa significa per lei/quale messaggio racchiude per le persone che lo ascoltano?
“The Choice” è nata da un profondo desiderio di raccontare attraverso la musica l’importanza delle scelte che compiamo nella nostra vita. Ogni scelta, grande o piccola, ha il potere di cambiare il nostro percorso e di definire chi siamo. Per me, “The Choice” rappresenta un viaggio personale, una riflessione sulle decisioni che ho dovuto prendere, spesso in momenti di grande difficoltà. È un’opera che esprime la forza interiore necessaria per affrontare le sfide, il coraggio di seguire il proprio cuore e la determinazione di costruire una vita in armonia con i propri valori e aspirazioni. Il messaggio che desidero trasmettere con “The Choice” è quello della speranza e della resilienza. Voglio che chi ascolta la mia musica si senta ispirato a prendere in mano la propria vita, a fare scelte consapevoli e a credere nella possibilità di un futuro migliore. Ogni brano del disco è pensato per evocare emozioni e per ricordare che, nonostante le avversità, abbiamo sempre la capacità di scegliere il nostro cammino e di trovare la nostra strada verso la felicità.
– Corea del Sud 22-28 aprile 2024. Anteprima mondiale dell’album “The choice” in uno dei paesi che lei stessa ha definito “tra i più vibranti del mondo” (post Instagram), perché questo aggettivo?
Ho definito la Corea del Sud “tra i più vibranti del mondo” perché è un paese che incarna energia, dinamismo e una fusione unica di tradizione e modernità. La sua cultura è ricca e variegata, con una forte attenzione per le arti, la musica e l’innovazione. Questo rende la Corea del Sud un luogo estremamente stimolante per un’artista. Durante il mio tour, sono rimasta profondamente colpita dalla passione e dall’entusiasmo del pubblico sudcoreano, nonché dall’incredibile vitalità di città come Seoul. Ogni angolo sembra pulsare di vita, con una scena artistica e musicale molto attiva e innovativa. Presentare in anteprima mondiale il mio album “The Choice” in Corea del Sud è stata un’ esperienza tra le piu’ importanti della mia carriera artistica in quanto questo paese non solo rappresenta un crocevia di influenze culturali e artistiche, ma rispecchia anche il messaggio del mio album: la capacità di scegliere il proprio cammino e di affrontare le sfide con determinazione e creatività. La vibrante energia della Corea del Sud è il contesto perfetto per condividere con il mondo le emozioni e le storie racchiuse nella mia musica.
Video https://youtu.be/h28-7FMRxE8?si=scQaeIQQDbw_7CP6
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