Giffoni, Bisio sullo stato di salute della comicità italiana “non tutto ciò che è nuovo mi piace. Lundini mi piace tantissimo”

Sul mestiere del comico, l’attore che debutta alla regia con “L’ultima volta che siamo stati bambini”, presentato in anteprima al festival, prende in prestito le parole di Dario Fo “se ridi tu, non ride il pubblico”

È esilarante l’incontro di Claudio Bisio con i ragazzi protagonisti della 53esima edizione del Festival di Giffoni, quest’anno dedicata al tema degli Indispensabili. L’attore, che debutta alla regia con “L’ultima volta che siamo stati bambini”, presentato in anteprima al festival, risponde ai giffoner che gli chiedono della sua ultima opera, dei suoi esordi, della scena comica italiana. “Lundini mi piace tantissimo” commenta Bisio sulla rivelazione comica degli ultimi anni (anche lui ospite atteso a Giffoni domani), ma aggiunge “Non tutto ciò che è nuovo mi piace. Ad esempio sono “colluso” con Elio e le Storie Tese.” 

Il comico o l’attore comico? “La parola comico è sia sostantivo che aggettivo. E fino a qualche anno fa, pensavo di essere soltanto un attore comico, quindi aggettivo. Invece esiste IL comico.” Bisio prende in prestito le parole di Dario Fo, suo mito, “Se ridi tu, non ride il pubblico. Come una legge matematica”. 

Com. Stam. + foto