Giarre, proiettato il corto ‘Fake Love’ sui pericoli del web per i giovanissimi. Garraffo: “Orgogliosi dei nostri ragazzi”
Le trappole e i pericoli che si nascondono sul web, soprattutto per i giovanissimi, sono stati al centro del cortometraggio ‘Fake Love’, proiettato in anteprima al Cine Teatro Rex di Giarre.
Realizzato dall’Istituto Comprensivo di Santa Venerina, in partnership con l’associazione culturale ArchiDrama di Giarre, il corto è stato finanziato grazie al progetto ‘Cinema: Che meraviglia!’, nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal MiC (Ministero della Cultura) e dal MiM (Ministero dell’Istruzione e del Merito). Erano presenti all’anteprima, oltre alla dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Santa Venerina, Mariangiola Garraffo, e al presidente di ArchiDrama, Alfio Zappalà, il sindaco di Santa Venerina Santo Raciti, l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Giarre, Antonella Santonoceto, il capitano Mario D’Arco, comandante dei carabinieri della Compagnia di Giarre, il luogotenente Alessandro Calabretta, comandante dei carabinieri della Stazione di Giarre, il Provveditore agli studi della provincia di Catania, Emilio Grasso, e il vicepresidente Kiwanis Europa, Elio Garozzo.
Gli alunni sono stati protagonisti di mesi intensi di lavoro, tra la scrittura del soggetto e della sceneggiatura, la preparazione alle scene, la recitazione, il montaggio, la realizzazione delle musiche e la regia. A guidare i laboratori i professionisti del settore: Luca Arcidiacono, Alfio Zappalà, Filippo Arlotta e Giuseppe Musumeci, coadiuvati dai tutor Irene Scalia, Lidia Ferro, Corrado La Marca, Cinzia Di Bella e Pilar Varela e dalla referente del progetto Francesca Di Prima. A illustrare tutte le fasi di lavorazione del cortometraggio è stato Alfio Zappalà, responsabile scientifico del progetto. “Lunghi mesi di laboratori e visioni cinematografiche, hanno visto protagonisti tanti giovani studenti che si sono avvicinati al mondo del cinema esplorandolo in ogni sua fase di realizzazione – spiega Alfio Zappalà – È stato un lavoro entusiasmante realizzato in piena sinergia tra lo staff di un istituto scolastico molto attivo sul nostro territorio, in primis grazie alla buona volontà della dirigenza, e la nostra struttura organizzativa, con la collaborazione di colleghi che operano a vario titolo nel settore cinematografico. Avere avuto l’opportunità di curare in prima persona la progettazione e poi la realizzazione di questo percorso, è stato per me un importante riconoscimento sul piano professionale e di presenza sul territorio come operatore culturale da oltre un decennio. Ma – conclude – non è finita qui, come annunciato, adesso ci aspettano i Festival!”. Il cortometraggio, che annovera anche la presenza di attori professionisti, intervenuti anche durante la presentazione del corto, come Giovanna Criscuolo, Carmelo Caccamo e Cristiano Di Stefano, verrà presentato, come preannunciato nel corso della serata, ai Festival di settore.
Spazio anche alla riflessione durante la serata, grazie alla tavola rotonda che ha visto l’intervento qualificato del capitano dell’Arma Mario D’Arco, del Provveditore agli studi Emilio Grasso, del vicepresidente Kiwanis Europa, Elio Garozzo, della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Santa Venerina, Mariangiola Garraffo, e dello psicologo clinico ed analista del comportamento, Giovanna Gangemi. “Siamo orgogliosi del lavoro svolto dai nostri ragazzi, che hanno seguito con entusiasmo e partecipazione tutte le fasi del progetto – commenta Mariangiola Garraffo – Ringrazio Alfio Zappalà, che ha coordinato tutta l’attività progettuale, e tutti i professionisti che li hanno guidati realizzando un prodotto di qualità. Abbiamo colto sin da subito la valenza culturale dell’iniziativa e per questo siamo ancora più soddisfatti che gli enti promotori del bando abbiano voluto premiarci finanziando la nostra proposta. Il linguaggio cinematografico, oltre a rappresentare un importante fonte di stimolo per i ragazzi dal punto di vista artistico e creativo e da quello emotivo, è uno strumento utilissimo per contrastare la povertà educativa – conclude – tra le prime finalità della nostra proposta didattica”.
Com. Stam. + foto