Gela, nella notte sono state date alla fiamme sette autovetture. Una Pasqua tutt’altro serena per molti gelesi svegliati dalle fiamme, generate da alcuni piromani che hanno incendiato un auto nella trafficata via Palazzi nel quartiere Caposoprano. Il rogo si è presto diffuso coinvolgendo altri quattro mezzi in sosta. Solo poche ore più tardi un secondo allarme, che annuncia ai Vigili del Fuoco altre due auto date alle fiamme nei pressi di Via Canada e via Ferrandina nel quartiere Macchitella. Nel tentativo di domare l’incendio due militari dell’arma ed una donna hanno subìto delle lesioni e sono stati costretti a ricorrere ad una serie di controlli medici al Pronto Soccorso. Fortunatamente si è accertato che si trattava soltanto di lesioni superficiali. Le indagini sono state affidate congiuntamente ai corpi di Polizia e Carabinieri, che stanno tentando in queste ore di risalire agli autori. Intanto sale la tensione a Gela che da settimane viveva un clima di apparente calma. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della regione Siciliana Rosario Crocetta, ex sindaco del piccolo comune nella provincia di Caltanissetta, che si dice allarmato per quello che definisce un gravissimo episodio. «La città – dice il presidente – , non può tornare indietro. A Gela in questi anni è stato fatto un lavoro incredibile che ha mobilitato magistratura, forze dell’ordine, imprenditori, uniti per sconfiggere il racket. C’è stato, nel corso degli anni, un calo degli incendi notturni ma l’episodio di stanotte rischia di suscitare allarme nella popolazione e preoccupazione soprattutto per l’avvicinarsi della prossima campagna elettorale per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale. Violenza cieca e irrazionale? – continua il presidente – oppure si annunzia alla grande la ripresa di episodi di violenza? O ancora, si tratta di un tentativo di destabilizzare la campagna elettorale? Qualunque siano le motivazioni, – aggiunge Crocetta – si rimane sbigottiti di fronte alla gravità di episodi del genere, che non possono essere assolutamente tollerati».
Share
