Prese in carico 33.400 domande sul oltre 54.000 adesioni. È questo il bilancio di Garanzia Giovani in Sicilia. Secondo il report pubblicato dal Ministero del Lavoro, il territorio siciliano risulta essere il primo in Italia per quanto riguarda il numero di registrazioni al progetto. Ammonterebbero a 64.792 i giovani non attivi che avrebbero richiesto di aderire. Un numero maggiore dei registrati della Campania, pari a 64.644, e di Lazio e Puglia, regioni rispettivamente con 37.653 e 35.631 iscritti. Un progetto, quello di Garanzia Giovani, che aggiornato ad aprile conta quasi 500.000 giovani registrati. L’incremento mostrato dai servizi competenti che hanno preso in carico il progetto è del 5,1%. Su un totale di 244.425 inattivi, sono 65.758 quelli cui è stata proposto “un valore”, secondo il Ministero, “in costante aumento che mostra una crescita del 75,8% rispetto al mese precedente”. A seguire, contrariamente alle aspettative di molti, si piazza la Lombardia con oltre 33mila giovani inattivi registrati. Ma non tutte le adesioni corrispondono al numero delle iscrizioni. Nonostante la possibilità, ci sono tanti casi in cui Garanzia Giovani non viene usato a pieno da molti siciliani. Molti soggetti, ad esempio, hanno effettuato l’iscrizione al portale, ma non hanno scelto una preferenza o risposto alla comunicazione di appuntamento presa in carica dal centro per l’impiego, o hanno semplicemente rifiutato. A legarsi al tema dell’adesione vi è anche la mobilità. Secondo quanto riportato dal report di monitoraggio, le Regioni del sud Italia registrerebbero quindi un numero di adesioni superiori al resto d’Italia. Un trend confermato dalle 3.500 richieste fatte verso il Veneto e la Lombardia, quasi 2.500 verso l’Emilia Romagna e 2.200 nel Lazio. «Prosegue l’aumento del numero dei giovani ai quali è stata offerta un’opportunità concreta tra quelle previste dal programma Garanzia Giovani» ha commentato via twitter il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
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