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Gara 1 di Finale premia Milano. A Vicenza i rossoblu si aggiudicano la sfida contro i Diavoli all’overtime ma tra 3 giorni è già  “rivincita”

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Vicenza gioca complessivamente meglio, passa subito in vantaggio e si vede annullare un goal molto “al limite”. Milano recupera a pochi secondi dall’intervallo e poi sfrutta tutti gli episodi favorevoli della ripresa

Il valzer della Finale scudetto è iniziato. Squadre tirate a lucido per il grande appuntamento, una prima che tutti aspettavano con ansia e con trepidante interesse. Ieri al Pala Ferrarin le luci erano puntate su Vicenza e Milano, e solo dai nomi capite già che non poteva essere il ballo delle debuttanti, bensì quello di fine anno dove si incorona la regina della stagione. Tutto questo fa venire i brividi dall’emozione, ma parliamo per noi, non per le protagoniste che sono sembrate tutt’altro che inibite e senz’altro decise a rubarsi la scena una all’altra. Gara 1 è iniziata senza esitazioni ma al massimo delle aspettative, come speravamo e desideravamo. I nostri occhi avevano voglia di essere impressionati e le corde delle nostre emozioni aspettavano di essere toccate per dare vita ad una sinfonia sinuosa. Eccoci quindi accontentati, non è mancato nulla: gol, ribaltamenti di fronte, incertezze, polemiche, conferme e colpi di scena. Al momento di congedarci da questo primo “ballo” non ci siamo sentiti tristi e malinconici, anzi decisamente euforici per ciò che abbiamo vissuto e soprattutto perché sappiamo che a breve (mercoledì 18 maggio a Milano) la musica tornerà ad inebriare l’aria e si tornerà a danzare per Gara 2.
 
Chi ben comincia è a metà dell’opera – Solitamente si dice così, poi ovviamente serve continuare a perseguire un obiettivo per completare il tutto, ma di certo ieri sera in quel di Vicenza, il Milano ha messo in chiaro le cose. Non era facile iniziare in trasferta, sulla pista avversaria, per non dire ostile e addirittura ribaltare il risultato a proprio favore. I rossoblu di coach Sommadossi sono però stati in grado di fare questo ed altro, anche se non è stato per nulla facile contro i Diavoli che ora potranno fare solo una cosa: far divampare il fuoco della rivincita. Sì, perché tutto sembra mettersi per il verso giusto quando dopo appena 1’10” dall’inizio Dal Sasso, con un’azione solitaria e con la complicità di una difesa meneghina apparsa leggermente assopita, ha trovato prima lo spazio per andare al tiro e poi raccogliere il rebound per firmare il vantaggio vicentino infilando Mai tra i gambali. Le due squadre danno l’impressione di non aver aspettato altro che questo momento: Vicenza è avanti ma Milano aumenta immediatamente l’intensità del proprio gioco per intavolare una serata alla pari. La pista diventa un gigantesco flipper dove il disco rimbalza da una parte all’altra, infiammando i presenti. I Diavoli tentano l’allungo e in più occasioni sfiorano il raddoppio, ma Mattia Mai interviene deciso e fa capire di essere in partita. Dall’altra parte, non per essere da meno, Michele Frigo frena ogni tentativo di pareggio di Fiala e compagni. Noi nel frattempo ci sfreghiamo le mani. Gli ospiti commettono fallo, gli occhi sono tutti puntati in fase offensiva perché ci si attende qualcosa dallo special team vicentino, ma i rossoblu dimostrano di aver curato ogni aspetto e in 4vs3 ergono un muro di gomma che assorbe e restituisce con forza ogni affondo avversario. Il Vicenza però dà l’impressione di avere qualcosa in più, forse la voglia di riscatto dopo i due trofei persi in questa stagione contro Miano (Supercoppa e Coppa Italia) o l’aria di casa, non lo sappiamo con certezza, ad ogni modo, al dodicesimo minuto Sigmund da metà campo trova un veloce passaggio per Dal Sasso che penetra ma non trova lo spazio giusto per andare a rete, a differenza di Delfino che arriva a “rimorchio” e capitalizza il rebound concesso da Mai. 2-0, anzi no! Gli arbitri fermano il gioco e annullano la rete (senza avvalersi della VAR) per porta spostata. Momento di stallo con Vicenza che non sa se giocarsi o meno “il check” (ogni squadra ne ha solo uno a gara) ma alla fine la coppia Sigmund-Delfino decide di accettare la decisione del campo e non mandare al video i due arbitri. Il supporto tecnico, messo a disposizione in questa fase finale che prevede assegnazione di titolo, evidenzierà poi che nel momento del tiro, la porta del Milano era effettivamente spostata di pochi centimetri (forse non “abbastanza” per annullare una rete). Si torna a giocare, non c’è tempo per rimuginare anche perché Vicenza va per due volte consecutive in inferiorità numerica ed è costretta a fare gli straordinari per difendere il vantaggio. Il pericolo viene però scampato e quando ci si avvia verso la fine del primo tempo e si pensa al ristoro, da una fase di attacco dei Diavoli si passa repentinamente al contropiede meneghino nel quale Belcastro recupera un disco e da dietro porta si inventa un passaggio/tiro che con esperienza tramuta nel momentaneo 1-1 usando il corpo di Frigo per far carambolare il disco nella porta biancorossa. Qualche minuto di pausa per riprendere un po’ di ossigeno e si torna in pista. 
Le fasi iniziali sono da apnea, si passa da un 4vs3 a favore dei padroni di casa al 3vs3 che allarga gli spazi e fa immaginare tutto e di più. I campioni d’Italia in carica e i pluri-campioni danno vita a uno spettacolo senza filtri, nessuno sembra aver paura di fare il primo passo. Il match entra nel vivo, siamo nella seconda parte e c’è necessità di uscire da questa fase di equilibrio anche perchè qualcuno dovrà uscire vincitore. Ad intuirlo è Fiala che al decimo della ripresa esce con un disco dall’angolo e dalla sinistra serve Hodge che da posizione centrale ha il tempo necessario per prendere la mira e mettere a segno il controsorpasso. L’1-2 è però un’effimera illusione che dura un solo giro di orologio ed a togliere il sorriso dalle labbra dei meneghini è Delfino che riceve da Dal Sasso e di prima intenzione firma il 2-2. Il destino della serata è già scritto, i minuti regolari non basteranno per chiudere i conti tra le due pretendenti, anche se Sigmund al quattordicesimo si invola da solo verso la porta avversaria e di rovescio colpisce il palo per la disperazione dei tifosi di casa. 
Si va all’overtime: questa serie non si chiuderà così facilmente. I dieci minuti a disposizione non capiamo se ci emozionano o se ci portano via anni di vita, fatto sta che a riportarci alla realtà è un rocambolesco gol di Banchero nel quale risulta determinante l’incolpevole goalie vicentino Frigo che, dopo aver intercettato il disco, lo spinge involontariamente in rete decretando la fine del match. Gara 1 viene conquistata dal Milano per 3-2 e ora tutto si sposterà in terra lombarda. A fotografare la serata per i Diavoli Vicenza è Andrea Ustignani che non gira troppo intorno ai vari episodi e dichiara: < <Quando giochi queste partite e alla fine il risultato non è dalla tua parte, brucia. Ho visto un’ottima squadra, anzi ho visto due ottime squadre: non ho nulla da dire ai miei compagni, credo che abbiamo giocato bene. Ci sono alcune cose da dover curare, sistemare, ma quando arrivano in finale le due squadre più forti si sa che appena si fa un errore si viene puniti. E sia noi sia loro, negli unici errori che abbiamo fatto, abbiamo segnato. Non ho nulla da dire sul gol, non gol, il Var. Credo che nei playoff contino poco queste discussioni e soprattutto non sia utile farsi delle “pare”. Abbiamo perso e dobbiamo esserne consapevoli, abbiamo giocato bene e dobbiamo esserne ancora più consapevoli. Bisogna ora pensare a questo quando mercoledì giocheremo gara 2 sul loro campo, dove siamo riusciti a vincere negli ultimi anni. Sarà sicuramente più dura, ma ce la possiamo fare: dovremo limitare gli errori e cercare di sfruttare gli episodi. Però l’hockey è questo: un secondo prima puoi chiudere la partita e un secondo dopo prendi un gol >>. Sulla stessa linea anche Belcastro, autore de momentaneo 1-1: << Partita bella da giocare, ritmi altissimi nonostante il caldo, abbiamo commesso qualche errore che dovremo evitare fin da gara2 perché vincerà lo scudetto chi sbaglierò meno >>.
 
Vi è bastata questa serata di “ballo” per scaldarvi? Non andate subito in debito di ossigeno perché la musica è ancora lunga e non si abbandona la pista prima che sia terminata. Ci vediamo mercoledì 18 maggio per Gara 2. 
 
 
Serie A – Playoff Scudetto, risultato di Gara 1 – Finale Scudetto (14 maggio 2022)
Diavoli Vicenza – HC Milano 2-3 (OT)

Milano conduce la serie 1-0 (best of 5) 
 
Il cammino nei Playoff 2021/2022
 
Quarti di Finale (best of 3):
Diavoli Vicenza (1) vs Monleale (8): 2-0 (7-2; 8-1)
HC Milano (2) vs CUS Verona (7): 2-0 (7-0; 5-0)
Ferrara Warriors (3) vs Edera Trieste (6): 2-0 (3-1; 3-2)
Asiago Vipers (4) vs Ghosts Padova (5): 2-0 (2-1; 2-1)
 
Semifinali Scudetto (best of 5):
Diavoli Vicenza (1) vs Asiago Vipers (2): 3-1 (3-4 ot; 4-3 rig; 3-0; 4-1)
HC Milano (2) vs Ferrara Warriors (3): 3-0 (4-2; 5-4; 8-2)
 
Prossimi appuntamenti – Finale scudetto (serie best of 5):
Gara 2: 18 maggio ore 20.30 a Milano (HC Milano – Diavoli Vicenza)
Gara 3: 21 maggio ore 20.00 a Vicenza (Diavoli Vicenza – HC Milano)
Ev. Gara 4: 25 maggio ore 20.30 a Milano (HC Milano – Diavoli Vicenza)
Ev. Gara 5: 28 maggio ore 20.00 a Vicenza (Diavoli Vicenza – HC Milano)

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foto Vanessa Zenobini

Com. Stam./foto

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