Formazione. Figuccia (FI): Tutele per gli 8 mila e riavvio al lavoro. Si pensi a modello in House e coinvolgimento di soggetto terzo

“Ho partecipato all’incontro tra le organizzazioni sindacali e l’assessore al lavoro. Ciascuno deve fare la sua parte per salvare le famiglie del settore della formazione professionale. I sottosegretari e gli assessori regionali devono intervenire congiuntamente per porre a riparo gli operatori che sono stati licenziati dal peggior governo regionale di tutti i tempi. Nell’attesa che le parti si incontrino, gli 8 mila lavoratori della formazione non possono morire di fame. L’assessore non puo’ liquidare la questione dicendo che e’ stato impugnato l’avviso nella parte in cui si fa riferimento alle tutele per i lavoratori”, lo dice l’onorevole Vincenzo Figuccia, vice capogruppo di Forza Italia all’ARS. “L’amministrazione regionale si è messa consapevolmente in un vicolo cieco e ritengo che per questo non debbano pagare i lavoratori – prosegue Figuccia –. A questo punto non resta che revocare l’avviso e avviare le procedure per rimettere subito nel sistema le 8 mila persone rimaste fuori. Nel frattempo bisogna erogare gli stipendi arretrati tenendo conto dei decreti ingiuntivi e del fatto che nel frattempo alcuni enti hanno chiuso. Questa gente è stata lasciata colpevolmente sola. E adesso si puo’ soltanto ripristinare l’applicazione rigorosa della legge 24 e dei contratti collettivi di lavoro, nonché dei rispettivi diritti e delle rispettive tutele occupazionali attraverso uno specifico vincolo di attingere all’albo. Il settore va riformato tenendo conto che nessuno può ignorare le professionalità esistenti. Le somme ci sono e vanno utilizzate per il personale. Bisogna altresì garantire gli ammortizzatori sociali attraverso la cassa integrazione e forme di fuoriuscita come i prepensionamento. Il sistema si e’ mostrato fallimentare. Mi chiedo se non sia il caso di affidare il sistema della formazione in House a un terzo soggetto azzerando tutto e ricominciando da capo nell’attesa di una riforma”.

Com. Stam.