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FILM: Il GGG – Il Grande Gigante Gentile ~ La fiaba formale

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Forte dei plausi ricevuti dall’inappuntabile risultato del dramma storico Il ponte delle spie, Steven Spielberg firma, strano a dirsi, il primo fantasy a tutto tondo – quindi Hook – Capitan Uncino (1991) non conta – della sua carriera (del resto, produce la Disney, connubio finora inedito), se escludiamo l’episodio del collettivo Ai confini della realtà (1983). La fonte è il celebre romanzo per l’infanzia dell’esperto Roald Dahl, che in originale si chiama The BFG (ovvero The Big Friendly Giant). Un’avventura visivamente suggestiva (perlopiù grazie alla fotografia del fedele Janusz Kaminski e alle scenografie di Rick Carter e Robert Stromberg), cullata dallo score del consueto John Williams, che però può spiazzare sia gli ammiratori del grande cineasta sia il pubblico infantile (forse perfino i fans del libro, mantenuto nello spirito ma adattato con relativa libertà).

La vicenda si sviluppa intorno a un’orfanella, Sophie (scelta felice quella della piccola ed energica Ruby Barnhill, chiamata a interpretarla), che per insonnia si affaccia alla finestra a notte fonda e nota una figura imponente intenta, tramite un buffo strumento, a soffiare nelle finestre del vicinato londinese; anche il gigante, alto sette metri, si accorge di lei, e la ghermisce dal letto – coperte incluse – per portarla nella sua lontana e confortevole grotta. Lo scopo non è ingurgitarla, come teme la bambina (l’omone, che si distingue per il buffo eloquio, è vegetariano!), bensì evitare che la frugoletta spifferi quanto ha visto. La convivenza (eterna, nelle intenzioni del premuroso rapitore) si annuncia subito complicata; peraltro, il mastodontico “ospite” (recitato attraverso il motion capture da Mark Rylance, Oscar per il precedente film del regista e già prenotato per i prossimi due lavori) si rivela una preziosa eccezione, dato che i suoi prepotenti, invadenti, ottusi e famelici simili (nove in tutto!) misurano oltre il doppio di lui e quando vogliono mangiare non vanno tanto per il sottile. Nell’intento di proteggere la bimba da loro, lo slanciato essere dalle enormi e sensibilissime orecchie in principio la nasconde, poi accetta il piano della pargola: denunciare l’esistenza e le malefatte degli ingordi orchi alla Regina (una compita e spiritosa Penelope Wilton).

Dal punto di vista tecnico si tratta di un nuovo traguardo nel percorso spielberghiano, da un quarantennio via maestra per colleghi ed emuli. La narrazione non aggira le considerazioni sociali, tuttavia non può definirsi sufficientemente fluida da soddisfare ogni esigenza spettatoriale. Però è un rischio che si può correre per rifuggire dal “solito” cinema.

Il GGG – Il Grande Gigante Gentile (The BFG, USA/India, 2016) di Steven Spielberg con Ruby Barnhill, Mark Rylance, Penelope Wilton, Rebecca Hall, Rafe Spall

di Massimo Arciresi

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KKKKK
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