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FILM: First Man – Il primo uomo ~ Uno scopo personale

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Stava per uscire soltanto con il titolo italiano, il che avrebbe creato un’indesiderata omonimia con l’ingiustamente obliato film di Amelio del 2011 tratto da Camus.

Però in questo caso i fatti storici non riguardano la guerra algerina alla fine degli anni ’50, bensì, nell’arco del decennio successivo, la “conquista” della Luna da parte degli USA e della NASA, ancora tecnicamente incerta ma smossa dai progressi dei sovietici nel campo dei viaggi spaziali.

In effetti, ciò che colpisce nel lungometraggio di Chazelle – non fondato sugli aspetti musicali pervadenti Whiplash e La La Land, al di là d’un elegante richiamo agli interessi giovanili del protagonista per le composizioni di Rodgers & Hammerstein – non è tanto il côté biografico di colui che, con la missione Apollo 11, per primo mise piede sul suolo del satellite, Neil Armstrong, reso nel suo concentrato di dolore privato (per un lutto che lo segnò a vita) e ferrea volontà da un composto Gosling (già con il regista nella sua precedente fatica), quanto l’assenza di autentici slanci patriottici, quelli che connotano e spesso rovinano operazioni del genere. È vero, sono mostrati il lavoro di squadra, il lato umano, la fiducia nella ricerca scientifica, il rispetto per chi ci ha sempre creduto, il supporto familiare (comprensibilmente instabile); tuttavia non si lesina sui tentativi a vuoto, sugli errori fatali, sulla frettolosità competititiva, sulle conseguenti lacune pratiche, sullo stress psicologico degli astronauti, lasciando addirittura in ombra la celebrata bandierina a stelle e strisce piantata dai visitatori (l’altro era Buzz Aldrin, qui uno Stoll incline alla polemica costruttiva). Era il 21 luglio del 1969; fino al 1972 seguirono cinque ulteriori missioni di successo (saltando la notoriamente infruttuosa n. 13, si chiuse con la n. 17), per un totale di altri dieci “passeggiatori” lunari (tre, invece, le spedizioni cancellate per risparmiare).

Fra tanti volti famosi (da Kyle Chandler e Ciáran Hinds, impegnati nelle stanze dei bottoni, a Jason Clarke, Patrick Fugit, Lukas Haas…) grande importanza mantiene la figura della moglie di Armstrong, Janet, interpretata dalla metodica Foy, già Elisabetta II nella serie tv The Crown e presenza meritoriamente dilagante nel cinema dell’ultimo biennio (Ogni tuo respiro, Unsane, il contemporaneo Millennium – Quello che non uccide). È anche per merito delle vibranti, spontanee osservazioni del suo carattere (maggiormente vicino al pubblico) che l’obiettivo assomiglia via via a un riscatto personale (raggiunto senza rinunciare a un grammo di professionalità) più che a una colonizzazione d’epoca nixoniana.

 

First Man – Il primo uomo (First Man, USA, 2018) di Damien Chazelle con Ryan Gosling, Claire Foy, Jason Clarke, Corey Stoll, Kyle Chandler

 

 

Massimo Arciresi

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