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FILM: Alien: Covenant ~ L’infezione continua

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Con Prometheus (2012) Ridley Scott ha intrapreso dichiaratamente un cammino fatto di prequels che lo porteranno a ricongiungersi, sul piano narrativo, al suo ineguagliato Alien (1979), già oggetto, nel 2003, di un interessante director’s cut confezionato però per motivi commerciali più che artistici. Considerando che la saga consta già di tre sequels e due trascurabili spin-offs (Alien vs. Predator), ci si domanda quanto sia effettivamente necessaria tale “pericolosa” tendenza a raschiare il fondo del barile, per stabilire poi che le responsabilità delle carneficine di astronauti operate dai bavosi mostri concepiti, tempo fa, da H.R. Giger e Carlo Rambaldi sono ancora una volta riconducibili alla stoltezza umana (il vecchio Pianeta delle scimmie docet). Tanto più che Scott spiega che il vero collegamento con il capostipite sarà maggiormente evidente quando si giungerà al quarto “episodio” della rigenerata serie, che peraltro potrebbe contare complessivamente sei film…

Girato negli studi della Fox e, in esterni, fra le lande incontaminate di Australia e Nuova Zelanda, quest’ennesimo capitolo non muta schema. A causa di un malaugurato cambio di programma con incendio a bordo, nel quale perde la vita il comandante Branson (James Franco, non accreditato così come Guy Pearce, alias Weyland, presente nel tagliente incipit), l’equipaggio dell’astronave Covenant scopre per caso un pianeta abitabile, diverso dalla sua ormai lontana meta, e decide di esplorarlo per effettuare, eventualmente, una colonizzazione di ripiego. I viaggiatori spaziali non sanno che vi si è insediato l’ambizioso androide Walter (Michael Fassbender), superstite di una spedizione precedente che ben conosciamo. Da lì, contaminazioni, incubazioni, “parti” sanguinolenti (alcune scene si rivelano particolarmente efferate, ai confini dello splatter), coinvolgenti sequenze claustrofobiche e scontri tra robot (non dimentichiamo che al seguito dei “buoni” c’è il saggio automa David, interpretato sempre da Fassbender, che conferma la sua non indifferente versatilità). Insomma, in concreto non ci sono grandi novità da segnalare nel plot, ma senza dubbio si tratta di un prodotto di altissimo livello, capace di coinvolgere e impressionare. Tutto sommato, non richiede nemmeno un’approfondita conoscenza delle “puntate” precedenti (o successive).

Le scelte di casting sono adeguate. La grintosa Katherine Waterston nel ruolo di Daniels fa le veci della storica Ripley, mentre Billy Crudup (Oram) e il messicano Demián Bichir (Lope) sono più che altro “facce giuste”. Da notare il comico Danny McBride (Tennessee), in una delle sue rare caratterizzazioni seriose.

Alien: Covenant (id., GB/Australia/Nuova Zelanda/USA, 2017) di Ridley Scott con Michael Fassbender, Katherine Waterston, Billy Crudup, Carmen Ejogo, Danny McBride

di Massimo Arciresi

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KKKKK
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