“Se contro le discriminazioni razziali può avere senso manifestare, non ritengo sia altrettanto opportuno scendere in piazza per rivendicare il diritto a celebrare forme di pseudo-famiglie che nulla hanno a che fare con la sacralità di quella naturale propriamente intesa – a dirlo è Angelo Figuccia presidente del comitato per i diritti dei cittadini che prosegue – Orlando demagogo” ormai da tempo ha perso la bussola e naviga in balia delle onde di un oceano in tempesta. Egli corteggia quel mondo di radical chic poco identitario e lontano dalla nostra tradizione valoriale.
E mentre la Sicilia – dice Figuccia ex consigliere comunale e già promotore di una mozione in consiglio comunale sulla famiglia naturale – è sempre più a Sud di un mondo privo di opportunità, fa specie vedere come come si impieghino risorse umane e capitali per manifestazioni di questo tipo. Forse perché è più comodo, forse perché è troppo impegnativo cercare soluzioni e opportunità di rivalsa vere per questa città. E allora tutti sul palco a cantare un carnevale che vuole entrare prepotentemente nella quotidianità, dove il ridicolo è omaggiato ed incensato. C’è un tempo per ogni cosa – conclude – e il richiamo ai valori iscritti nel nostro patrimonio genetico è dietro la porta, un ritorno inevitabile prima che sia troppo tardi”.
Com. Stam.Ric. Pubbl.