“In funzione dell’indice di contagio regionale, è necessario derogare ai Dpcm romani troppo restrittivi per la nostra situazione economica e sociale –
a dirlo è Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento cambiamo la Sicilia che prosegue – d’altra parte chiediamo che vengano presentate subito le proposte relative al Recovery Found che in Sicilia devono puntare sul fondo perduto svincolato dalla perdita del fatturato, a tutte le attività coinvolte nella nuova stretta. Ci sono infatti aziende per le quali questa perdita non è facilmente stimabile visto che ristoranti, palestre e bar nel periodo estivo hanno appena appena vissuto l’illusione del lavoro e quindi si rischierebbe di non veder emergere il deficit che comunque è drammatico in funzione di quel periodo nero che sta per arrivare. Quindi la via maestra resta il fondo perduto adeguato e immediato a tutte le attività: palestre, cinema, mercati, sagre, fiere ristoranti, bar, pasticcerie e in secondo tempo, a tutte le altre che rischiano di essere inghiottite da un nuovo lockdown che noi non condivideremo mai.
In Sicilia ci sono certamente le condizioni per continuare a vivere ed operare in sicurezza, senza che il commercio e l’economia inciampino nelle reti smaniose delle chiusure”.
Com. Stam.