Venerdì 16 marzo presso la sede regionale di Feditalimprese si è svolto un tavolo di confronto con il Tema “Amministrative, programmi di Sviluppo e strategie per il rilancio della Città” la riunione è stata organizzata in vista delle prossime elezioni amministrative di Giugno, all’incontro erano presenti, il presidente nazionale di Feditalimprese Gianluca Micalizzi, il responsabile Comunicazione e P.R. Giacomo Cagnes, il responsabile Cultura Tradizioni ed Eventi Santo Privitera, il presidente di Crediamoci Insieme Gaetano Cantale, il segretario provinciale di Feditalimprese Catania Vincenzo Gargiulo oltre a vari responsabili di sede e gruppi facenti parte dell’organizzazione.
Oggi l’elettorato è molto cambiato, non è sufficiente per essere votati ricordare i risultati personali passati o far leva solo sulle aspettative di discontinuità dal passato, occorre progettualità, occorre una visione strategica per il futuro, gli elettori si aspettano di conoscere quale sia la visione della città, il progetto per gli anni a venire, ed è per questo che riteniamo, cruciale anteporre il dibattito sul futuro a quello sui nomi.
Il futuro sindaco dovrà avere una squadra di assessori determinati e capaci (un uomo solo non può farcela) per prendere il toro per le corna e cominciare a risolvere i problemi… non solo chiacchiere… e proclami…
“La nostra posizione sulle prossime elezioni amministrative è molto chiara, prima i programmi, poi i nomi dei candidati. Crediamo opportuno, dal nostro punto di vista, che tutte le forze politiche si confrontino pubblicamente per discutere sul futuro della Città”.
Per ora non abbiamo visto dibattiti sui programmi, né strategie da parte dei candidati a sindaco, né si sono avviati dei tavoli di lavoro o incontri per parlarne. Sinora, tutto si è concentrato solo sui nomi dei candidati, e questo è un metodo che francamente non ci piace. Prima viene il futuro della città, poi vengono i nomi.
In una Città rilanciata con uomini nuovi e determinati il territorio dovrà tornare ad avere un suo ruolo. Il futuro dovrà essere un connubio virtuoso di modernità e tradizione, disegnando una nuova identità della Città che possa guardare con fiducia al futuro.
Non sarà facile e occorre che vadano via gli incapaci dai posti di potere… .
E quando si sbaglia poi si paga il conto, e per i catanesi, vittime, sta risultando molto salato, insopportabile.
Spesso le decisioni sono state prese senza consultare i cittadini, senza coinvolgerli, senza riconoscere l’essenziale protagonismo che deve riguardare tutte e tutti, a noi interessa che il futuro governo della città possa realizzare un programma che dia al nostro territorio ed ai suoi cittadini uno sviluppo coerente, che ponga al centro le imprese, il cittadino ed i suoi bisogni, e che dia alla città il giusto ruolo.
Ad oggi non abbiamo visto nulla del genere, solo comunicati che di fatto “candidano” persone ma che non menzionano contenuti per il futuro. Riteniamo che un dibattito sulle candidature slegato dai contenuti sia assolutamente sterile.
Questa Città deve provare a trovare unità di intenti, condivisione, partecipazione, discussione, elaborazione di idee generali e particolari, individuazione di una cornice comune che possa raccogliere la Città sana, composta anche da associazionismo, volontariato, impegno civico, lotta alle mafie e alla povertà
Com. Stam.