Calcio

Eurotour: a Dubai trionfa Rory Mcilroy che si conferma Re d’Europa Francesco Molinari ottimo quarto posto e “Buca in uno”

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Francesco Molinari ha conseguito un ottimo quarto posto con 275 colpi (67 71 69 68, -13), impreziosito anche da una “buca in uno”, nel DP World Tour Championship, quarto e ultimo torneo delle Final Series che ha concluso la stagione dell’European Tour e la Race to Dubai.
Sul percorso dello Jumeirah Golf Estates (par 72), a Dubai, dove si sono affrontanti i migliori sessanta dell’ordine di merito, è stato un trionfo per il nordirlandese Rory McIlroy, che ha vinto la gara con 267 colpi (68 68 65 66, -21), dopo un serrato duello con l’inglese Andy Sullivan (268 – 66 66 68 68, -20), e che per il secondo anno consecutivo si è imposto nella Race to Dubai, ossia nell’ordine di merito del circuito e in cui aveva prevalso anche nel 2012.
Al terzo posto con 273 (-15) il sudafricano Branden Grace, al quarto, insieme a Molinari, gli inglesi Danny Willett, e Matthew Fitzpatrick, il sudafricano Charl Schwartzel, l’argentino Emiliano Grillo e il coreano Byeong Hun An, al decimo con 276 (-12) il tedesco Martin Kaymer, lo statunitense Patrick Reed e il danese Soren Kjeldsen, al 13° con 279 (-9) l’inglese Luke Donald e al 17° con 280 (-8) l’austriaco Bernd Wiesberger.
Non hanno risposto alle attese l’inglese Justin Rose e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, 22.i con 281 (-7), l’altro thailandese Thongchai Jaidee, 31° con 282 (-6), il sudafricano Louis Oosthuizen, 38° con 284 (-4), l’inglese Jan Poulter, 42° con 285 (-3), lo spagnolo Miguel Angel Jimenez e l’irlandese Shane Lowry, 48.i con 287 (-1), e lo svedese Henrik Stenson, 59° e ultimo con 291 (+3), vincitore delle ultime due edizioni della manifestazione.
Per undici buche Sullivan ha mantenuto il colpo di vantaggio che aveva dopo tre turni procedendo di pari passo con McIlroy, autori entrambi di cinque birdie e di un bogey, ma l’inglese ha esaurito lì la sua scorta di birdie (68, -4), mentre il nordirlandese ha allungato con altri tre birdie e si è concesso anche il lusso di un bogey ininfluente sul risultato alla 17ª (66, -6).
Molinari dopo le prime cinque buche in par ha centrato direttamente dal tee la buca 6 (par 3, metri 170) utilizzando un ferro 7. E’ stata la 46ª “hole in one” nell’European Tour 2015, e la seconda stagionale per il torinese che aveva realizzato la prima nello spettacolare scenario della buca 16 (par 3, yards 133) del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale in Arizona, nel corso del Phoenix Open a inizio febbraio. Non ha avuto in premio la rituale auto, perché era in palio alla buca 17. Dopo l’ace Molinari ha segnato due bogey e quindi quattro birdie nelle ultime sei buche per il 68 (-4).
McIlroy, al 12° successo (il secondo in questa gara) nell’European Tour comprendendo anche quattro major e due WGC, ha ricevuto un assegno di 1.230.792 euro su un montepremi di 7.500.000 euro e ha concluso la Race to Dubai con 4.727.253 punti precedendo Danny Willett (p. 3.670.310), Branden Grace (p. 3.056.948), Justin Rose (p. 2.827.024) e Shane Lowry (p. 2.729.144). Al 32° posto Francesco Molinari (p. 1.089.312) con sole 14 gare disputate, avendo giocato anche nel PGA Tour.

LPGA TOUR: VOLATA FINALE PER LA RACE TO THE CME GLOBE – Sul percorso del Tiburón Golf Club (par 72), a Naples in Florida, la coreana Ha Na Jang (203 – 69 65 69, -13) è stata raggiunta da Cristie Kerr (203 – 68 69 66) al comando del CME Group Tour Championship, ultimo evento stagionale del LPGA Tour che conclude anche la Race to the CME Globe, ossia la versione al femminile della FedEx Cup con classifica a punti il cui premio è però di un milione di dollari, contro i dieci milioni del trofeo maschile.
E’ rimasta sulla scia la neozelandese Lydia Ko, numero uno del Rolex ranking e del CME Globe (punti 5.000), terza con 205 (-11) alla pari con Gerina Piller, che nell’ultimo giro dovrà stare molto accorta per mantenere entrambe le leadership. Nella corsa al jackpot le è a ridosso Lexi Thompson, quinta con 206 (-10), una delle altre otto concorrenti che avevano la possibilità di superarla a inizio gara, che però pur vincendo dovrebbe sempre poi guardare al piazzamento della Ko, e ha recuperato la coreana Inbee Park da 13ª a ottava con 207 (-9), numero due al mondo e nel CME Globe (p. 4.500), la quale con una vittoria farebbe doppietta, ossia si riprenderebbe il trono mondiale e si imporrebbe nella Race to the CME Globe.
Non hanno più chance le altre sei: la coreana Amy Yang, decima con 208 (-8), Stacy Lewis, 12ª con 209 (-7), la coreana Sei Young Kim, 15ª con 210 (-6), la svedese Anna Nordqvist, 34ª con 214 (-2). la cinese Shanshan Feng, 56ª con 218 (+2), e la coreana So Yeon Ryu, 65ª con 220 (+4).
Per il successo nel torneo da non trascurare Brittany Lincicome e la francese Karine Icher, stesso score della Thompson, e la giapponese Ai Miyazato, che affianca la Park.
La Kerr ha recuperato con un 66 (-6) frutto di sette birdie e un bogey e la Jang si è difesa con un eagle, quattro birdie e tre bogey per un parziale di 69 (-3). Il montepremi è di due milioni di dollari, mentre per la graduatoria CME Globe alla vincitrice andranno 3.500 punti, alla seconda 2400 e alla terza 2.200.

PGA TOUR: KEVIN KISNER, OCCASIONE PER CONQUISTARE IL PRIMO SUCCESSO – Kevin Kisner si è riportato in vetta con 196 colpi (65 67 64, -16), dove era già stato al termine del primo giro, nel RSM Classic (PGA Tour) in svolgimento sui due percorsi del Sea Island Resort, il Seaside (par 70) e il Plantation (par 72), a Sea Island in Georgia. Con un 64 (-6) nel terzo turno, disputato come il secondo sul Seaside dopo il primo sul Plantation in cui si concluderà la gara, Kisner ha lasciato a tre colpi Kevin Chappell (199, -13), in vetta dopo 36 buche, mentre è risalito dal nono al terzo posto con 200 (-12) il nordirlandese Graeme McDowell, la scorsa settimana a segno nell’Ohl Classic at Mayakoba in Messico. Al quarto con 201 (-11) il tedesco Alex Cejka, al quinto con 202 (-10) Jeff Overton e Jim Herman, al settimo con 203 (-9) Jason Dufner, insieme ad altri quattro concorrenti. In buona posizione, ma fuori gioco, Matt Kuchar e Robert Streb, campione uscente, 20.i con 205 (-7), deludente il fijiano Vijay Singh, 62° con 209 (-3), ed eliminati al secondo taglio Zach Johnson e il colombiano Camilo Villegas, 75.i con 210 (-2).
Kisner, trentunenne di Aiken (South Carolina) senza titoli nel circuito e con due nel Web.com Tour, ha già sfiorato più volte il successo. Nella stagione 2014-2015 ha perso tre tornei al playoff e nel tour 2015-2016 è giunto secondo nel WGC HSBC Champions, sorpassato nelle ultime battute dallo scozzese Russell Knox. Con sette birdie e un bogey per il 64 si è procurato ora una nuova chance.
Il montepremi è di 5.700.000 dollari dei quali 1.026.000 destinati al vincitore.

JAPAN TOUR: A YUSAKU MIYAZATO IL DUNLOP PHOENIX, MANASSERO OUT AL TAGLIO – Yusaku Miyazato si è imposto con 270 colpi (67 70 64 69, -14) nel Dunlop Phoenix, torneo in calendario nel Japan Tour disputato sul percorso del Phoenix Country Club (par 71) a Shioji nella Prefettura di Miyazaki in Giappone. Sono terminati al secondo posto con 272 (-12) Hideki Matsuyama, campione uscente, e Yoshinori Fujimoto, al quarto con 273 (-11) Shugo Imahira, Tomohiro Kondo e il coreano Jung-Gon Hwang, al settimo con 274 (-10) il thailandese Thanyakon Khrongpha e lo statunitense Will Wilcox, al nono con 275 (-9) il neozelandese Danny Lee e il coreano Kyung-Tae Kim, quest’ultimo leader delle due money list del tour (con e senza major e WGC). Si è ben difeso il portoghese Ricardo Gouveia, 20° con 279 (-9) e fresco vincitore del NBO Golf Classic Gran Final e dell’ordine di merito del Challenge Tour. In bassa classifica il cinese Ashun Wu, 44° con 285 (+1), e Ryo Ishikawa, 52° con 287 (+3).
Yusaku Miyazato, 35enne di Okinawa, ha siglato il terzo titolo nel circuito, di cui l’ultimo datato 2012, concludendo la sua corsa con un parziale di 69 (-2). Leader dopo tre giri, inizialmente ha messo a rischio il successo con due bogey, ma successivamente ha ripreso il controllo con quattro birdie. Stesso score per Fujimoto con tre birdie e un bogey, mentre Matsuyama lo ha agganciato sulla seconda piazza con un eagle sull’ultima buca, dopo quattro birdie e due bogey (67, -4). Miyazato è stato gratificato con un assegno di 40 milioni di yen, quasi 306.000 euro, su un montepremi è di 200 milioni di yen, circa 1.500.000 euro.
E’ uscito al taglio, caduto a 145 (+3), Matteo Manassero, 66° con 147 colpi (75 72, +5), che aveva ricevuto un invito. E’ continuata così la serie negativa dell’azzurro, che aveva subito la stessa sorte anche nelle ultime dodici gare disputate sull’European Tour. Nel 2009 la gara è stata vinta da Edoardo Molinari.

CAMPEONATO ARGENTINO: LUCA CIANCHETTI SI FERMA IN SEMIFINALE, TITOLO ALL’AUSTRALIANO CAMERON JOHN – Luca Cianchetti si è fermato in semifinale, superato per 3/2 dal brasiliano André Tourinho, nel 120° Campeonato Argentino de Aficionados/Copa FiberCorp sul percorso del Tortugas Country Club (par 70), nei pressi di Buenos Aires in Argentina. Nell’altra semifinale l’australiano Cameron John ha sconfitto il connazionale Anthony Quayle per 2/1 e poi con lo stesso punteggio si è assicurato il titolo nella finale contro Tourinho, dopo aver rimontato da un 3 down subito in quattro buche. Il torneo è stato avversato dal maltempo che ha costretto a ridurre la qualificazione medal da 36 a 27 buche e poi, per un altro stop nella terza giornata di gara che non ha permesso di far svolgere il doppio turno programmato, è stato deciso di far disputare la finale su 18 buche, anziché sulle previste 36.
Cianchetti ha dimostrato ancora una volta la sua ottima condizione in una stagione che l’ha visto prevalere in due tornei internazionali (South of England Open Amateur Championship e Sotogrande International Young Talents Trophy) e nell’Abruzzo Open, evento dell’Alps Tour dove ha battuto i professionisti. Il portacolori del Modena G&CC dopo aver sconfitto nel primo turno con un secco 5/3 l’argentino Matias Simaski, primo nella gara individuale della Copa Juan Carlos Tailhade, ha eliminato nel secondo l’argentino Francisco Sojo compiendo una vera impresa. Infatti era 3 down dopo nove buche, ma con un deciso recupero ha concluso il match in suo favore per 2 up. Nei quarti ha estromesso per 2 up Eric Banks, uno dei due componenti della compagine canadese che si è imposta nella graduatoria a squadre della Copa Juan Carlos Tailhade, disputata nella precedente settimana.
Aveva superato il primo turno di match play anche Stefano Mazzoli, campione europeo in carica (2/1 sul messicano Luis Gerardo Garza), ma nel secondo è stato costretto a lasciare strada all’irlandese Geoffrey Lenehan (4/2).
Nella qualificazione medal ha prevalso con 99 colpi (35 64, -5) l’irlandese Robin Dawson – che ha conquistato la Copa “Kenneth R. Gordon Davis” – con una lunghezza di vantaggio su Lenehan, sugli argentini Miguel Sancholuz e Andres German Gallegos, sull’australiano Cameron John e su Eric Banks (100, -4). All’11° posto con 103 (-1) Cianchetti (35 68) e Mazzoli (37 66).
Com. Stam.

KKKKK
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