Calcio

Eurotour: a Dubai Andy Sullivan solitario, 13° Francesco Molinari

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Francesco Molinari, 13° con 138 colpi (67 71, -6) ha perso otto posizioni, ma è rimasto in alta graduatoria nel DP World Tour Championship, quarto e ultimo torneo delle Final Series che concludono la stagione dell’European Tour. Sul percorso dello Jumeirah Golf Estates (par 72), a Dubai, dove si affrontano i migliori sessanta dell’ordine di merito, è rimasto da solo al vertice con 132 colpi (66 66, -12) l’inglese Andy Sullivan e sono rinvenuti con una buona accelerazione l’argentino Emiliano Grillo, secondo con 133 (69 64, -11), e lo statunitense Patrick Reed, terzo con 135 (70 65, -9).
Ha risalito la classifica di due gradini il nordirlandese Rory McIlroy, leader della money list, quarto con 136 (-8) insieme al sudafricano Charl Schwartzel e al thailandese Thongchai Jaidee. Ha ceduto l’inglese Danny Willett, secondo nell’ordine di merito e sceso dal sesto al 13° posto che occupa insieme a Molinari, al thailandese Kiradech Aphibarnrat e al coreano Byeong Hun An, uno degli altri cinque concorrenti che insieme a Willett e a McIlroy competono per la prima piazza nella Race to Dubai.
Tra costoro ha recuperato l’inglese Justin Rose ed è rimasto stabile il sudafricano Branden Grace, settimi con 137 (-8) alla pari con l’austriaco Bernd Wiesberger e con il tedesco Martin Kaymer. Sembra invece persa la causa per il sudafricano Louis Oosthuizen, 28° con 141 (-3), e per l’irlandese Shane Lowry, 50° con 145 (+1), che per insidiare McIlroy dovrebbero quanto meno vincere. Non decollano tre giocatori dai quali si attendeva di più in chiave torneo, l’inglese Ian Poulter, 23° con 140 (-4), lo spagnolo Miguel Angel Jìimenez, 40° con 142 (-2), e lo svedese Henrik Stenson, 55° con 146 (+2), vincitore delle ultime due edizioni dell’evento.
Sei birdie senza bogey per il 66 (-6) di Sullivan e ben otto, anche in questo caso senza errori, per il 64 di Grillo, mentre il 65 (-7) di Reed è maturato con nove birdie e due bogey. McIlroy ha girato in 68 (-4) con cinque birdie e un bogey e Francesco Molinari in 71 (-1). Il torinese è partito ottimamente con tre birdie sulle prime dieci buche, ma alla 29ª giocata ha trovato il primo bogey della gara, a cui ne sono seguiti altri due. Un birdie alla 18ª lo ha riportato di un colpo sotto par.
Sono in palio gli ultimi otto milioni di dollari, sui 30,5 messi in palio complessivamente dalle Final Series.
Il torneo su Sky – Il DP World Tour Championship viene teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: sabato 21 novembre, dalle ore 9 alle ore 13 (Sky Sport 3 HD); domenica 22, dalle ore 8,30 alle ore 13,30 (Sky Sport 2 HD). Repliche: sabato 21 novembre, dalle ore 14 (Sky Sport Plus HD); domenica 22, dalle ore 12 (Sky Sport 2 HD). Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.

JAPAN TOUR: MATTEO MANASSERO OUT NEL DUNLOP PHOENIX – Matteo Manassero, 66° con 147 colpi (75 72, +5), è uscito al taglio, caduto a 145 (+3), nel Dunlop Phoenix, torneo nel calendario del Japan Tour che si sta svolgendo sul percorso del Phoenix Country Club (par 71) a Shioji nella Prefettura di Miyazaki in Giappone e per il quale il veronese aveva ricevuto un invito. E’ continuata così la serie negativa dell’azzurro, che aveva subito la stessa sorte anche nelle ultime dodici gare disputate sull’European Tour.
Sono passati a condurre con 135 (-7) Yoshinori Fujimoto (69 66) e il thailandese Thanyakon Khrongpha (69 66), seguiti a un colpo da Yoshitaka Takeya (136, -6) leader dopo un turno. Al terzo posto con 137 (-5) Tatsunori Nukaga, Yuta Ikeda, Yusaku Miyazato, Daisuke Maruyama, Katsumasa Miyamoto e i coreani Dong-Kyu Jang e Kyung-Tae Kim, quest’ultimo numero uno nella money list. All’11° con 138 (-4) Hideki Matsuyama, campione uscente, al 14° con 139 (-3) il portoghese Ricardo Gouveia e al 47° con 144 (+2) Ryo Ishikawa e il cinese Ashun Wu.
Fuori anche lo statunitense Jimmy Walker, medesimo score di Manassero che nel secondo giro ha tentato vanamente il recupero con un 72 (+1, con due birdie e tre bogey). Il montepremi è di 200 milioni di yen, circa 1.500.000 euro. Nel 2009 la gara è stata vinta da Edoardo Molinari.

LPGA TOUR: AUSTIN ERNST IN VETTA, LYDIA KO NONA – Sul percorso del Tiburón Golf Club (par 72), a Naples in Florida, è iniziato il CME Group Tour Championship, ultima gara stagionale del LPGA Tour che conclude anche la Race to the CME Globe, ossia la versione al femminile della FedEx Cup con speciale classifica a punti il cui jackpot è però di un milione di dollari, contro i dieci milioni del trofeo maschile. Per assicurarsi l’ambito premio sono in ballo nove concorrenti, ma solo le prime della graduatoria a punti, ossia la neozelandese Lydia Ko (p. 5.000), la coreana Inbee Park (p. 4.500) e Stacy Lewis (p. 4.000), che sono anche le prime tre nel Rolex Ranking, possono andare a segno con un successo, mentre le altre sei, pur obbligate a vincere, dovranno fare i conti anche con la posizione di chi le precede.
Ha preso il comando nel torneo con 66 (-6) colpi Austin Ernst, che è fuori dalla mischia, così come la coreana Mi Hyang Lee, seconda con 67 (-5). Il primo turno è stato favorevole a Lydia Ko, nona con 69 (-3), perché ha tutte le rivali alle spalle ad eccezione della coreana Sei Young Kim, terza con 68 (-5) insieme a Gerina Piller, Jaye Marie Green, Cristie Kerr, Brittany Lincicome a a Jennifer Song. La Kim, però, per andare a segno deve imporsi e sperare che la Ko non occupi la seconda o la terza piazza. Delle altre candidate al CME Globe sono poco dietro Lexi Thompson, 13ª con 70 (-2), Inbee Park e la svedese Anna Nordqvist, 22.e con 71 (-1). Più pesanti i distacchi accusati da Stacy Lewis e dalla coreana Amy Yang, 31.e con 72 (par), dalla cinese Shanshan Feng, 52ª con 74 (+2), e dalla coreana So Yeon Ryu, 66ª con 76 (+4).
Per questa gara il montepremi è di due milioni di dollari, mentre per la graduatoria CME Globe alla vincitrice andranno 3.500 punti, alla seconda 2400 e alla terza 2.200.

PGA TOUR: KEVIN KISNER LEADER IN GEORGIA – Kevin Kisner guida la classifica con “meno 7” nel RSM Classic (PGA Tour) in svolgimento sui due percorsi del Sea Island Resort, il Seaside (par 70) e il Plantation (par 72), a Sea Island in Georgia. La classifica fa riferimento al par essendo differenti quelli dei due tracciati.
Kisner, che realizzato un eagle e cinque birdie per il 65 al Plantation, precede un gruppo di otto concorrenti con “meno 6”: Jeff Overton, Tom Hoge e il canadese David Hearn, autori di un 64 al Seaside, e Jim Herman, Kyle Stanley, Kevin Chappell, Scott Stallings e il coreano Si Woo Kim con un 66 al Plantation. Al decimo posto con “meno 5” Jason Dufner e il colombiano Camilo Villegas (per entrambi 67 Pl), al 42° con “meno 3” Matt Kuchar (69 Pl) e il nordirlandese Graeme McDowell (67 Se), al 63° con “meno 2” il fijiano Vijay Singh (68 Pl), Zach Johnson e Robert Streb, campione uscente (tutti e due 70 Pl). Il montepremi è di 5.700.000 dollari dei quali 1.026.000 destinati al vincitore.

CAMPEONATO ARGENTINO: CIANCHETTI E MAZZOLI SUPERANO IL PRIMO TURNO DI MATCH PLAY – Procede con fatica, condizionato da pioggia e fulmini, il 120° Campeonato Argentino de Aficionados/Copa FiberCorp, che si sta disputando sul percorso del Tortugas Country Club (par 70), nei pressi di Buenos Aires in Argentina. Dopo la riduzione a 27 buche, sulle 36 programmate, della qualificazione medal, anche nei match play ci sono stati problemi, poiché è stato giocato solo un turno dei due previsti nella terza giornata di gara e ora si cercherà di recuperare il tempo perduto.
Hanno vinto i loro incontri Luca Cianchetti, che ha superato con un secco 5/3 l’argentino Matias Simaski, primo nella gara individuale della Copa Juan Carlos Tailhade, mentre ha faticato un po’ di più Stefano Mazzoli che ha potuto liberarsi del messicano Luis Gerardo Garza solo dopo 17 buche (2/1). Nel secondo turno Cianchetti contro l’argentino Francisco Sojo e Mazzoli opposto all’irlandese Geoffrey Lenehan.
Nella qualificazione medal si è imposto con 99 colpi (35 64, -5) l’irlandese Robin Dawson – gratificato con la Copa “Kenneth R. Gordon Davis” – con una lunghezza di vantaggio su Lenehan, sugli argentini Miguel Sancholuz e Andres German Gallegos, sull’australiano Cameron John e sul canadese Eric Banks (100, -4). All’11° posto con 103 (-1) Cianchetti (35 68) e Mazzoli (37 66).
Com. Stam.

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