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Esperienze di integrazione e accoglienza raccontate a Villa Pajno dai minori stranieri non accompagnati alla presenza delle istituzioni cittadine

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Nella mattinata odierna, presso Villa Pajno, si è svolto l’incontro, promosso dal Prefetto di Palermo Antonella De Miro, sul tema del fenomeno immigratorio, con uno sguardo di particolare attenzione alla condizione dei minori stranieri non accompagnati, con il coinvolgimento delle scuole, del terzo settore e di taluni protagonisti migranti.

Presenti le Istituzioni cittadine e tutti gli attori della rete di prima accoglienza in occasione degli sbarchi presso il Porto di Palermo: i vertici provinciali delle Forze di Polizia, il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, l’Assessore alla Cittadinanza Sociale, Agnese Ciulla, la Dr.ssa Maria Grazia Puliatti, Procuratore f.f. Tribunale per i minorenni, il Presidente della Commissione Territoriale per il riconoscimento della Protezione Internazionale,  l’Ing. Giampiero Boscaino, Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco l’Ing. Calogero Foti, Dirigente Dipartimento regionale di Protezione Civile, l’Ing. Vincenzo Cannatella, Presidente Autorità Portuale, il Comandante della Capitaneria di Porto, il Dr. Marco Anello, Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale, il Dr. Antonino Candela, Direttore Generale A.S.P.,  il Dr. Fabio Genco, responsabile del 118, il Presidente del Comitato provinciale della C.R.I., Dr. Fabio D’Agostino e la rappresentanza del Corpo Militare femminile della C.R.I., il responsabile provinciale della Caritas, Don Sergio Mattaliano, nonché i rappresentanti delle Organizzazioni Umanitarie OIM, UNHCR, Save the Children.

Il Prefetto, nel dare avvio al momento di riflessione, rivolgendosi agli alunni del liceo Scientifico “Benedetto Croce” ed ai bambini del Circolo Didattico “Aristide Gabelli”, ha illustrato il funzionamento della macchina organizzativa che viene attivata per garantire che ogni sbarco di migranti avvenga in sicurezza e nel rispetto dei diritti umani e della dignità della persona.

Tutti i protagonisti della prima accoglienza, come parti essenziali di un medesimo corpo, agiscono in sinergia, con professionalità e umanità,  per offrire di volta in volta le risposte migliori e più efficaci per la migliore assistenza dei migranti.

Un impegno straordinario che ha consentito di gestire al meglio il crescente numero degli arrivi nell’ultimo biennio, e che riscuote unanimi apprezzamenti anche a livello internazionale e da parte delle Agenzie Umanitarie non Governative. Rispetto al 2014 sono aumentati gli sbarchi presso il porto di Palermo, 21 nel 2015  e  20 nel 2016 (fino al 19 dicembre), ed hanno fatto registrare l’arrivo rispettivamente di n.11.289 e n.15.211 migranti per un totale di 26.500 cittadini extracomunitari.  Con gli sbarchi è aumentato l’arrivo dei minori stranieri non accompagnati, per la gran parte rimasti nel territorio provinciale, n. 562 nel 2015 e n.1504 nel 2016, per un totale di n.2066.

Il Prefetto ha, quindi, sottolineato l’importanza di un incontro volto anche ad evidenziare le positive esperienze di inclusione sociale dei minori non accompagnati, dando la parola ad una rappresentanza del liceo scientifico Benedetto Croce presente all’iniziativa che sta sperimentando un progetto di accoglienza nelle classi.

In particolare, la dirigente dell’Istituto,  Prof.ssa Simonetta Calafiore,  ha illustrato l’esperienza del progetto di alfabetizzazione denominato “A Scuola Insieme” che prevede, tra l’altro, oltre all’insegnamento della lingua italiana ed all’inserimento nelle classi, anche percorsi scolastici ed extrascolastici propedeutici all’inclusione sociale, svolti con l’ausilio di assistenti linguistici e tirocinanti universitari. Quindi, tre dei giovani studenti  minori stranieri non accompagnati, destinatari del progetto, hanno raccontato ciascuno la propria storia drammatica di fuga dai paesi africani di origine, il viaggio pieno di pericoli attraverso il deserto, durante il quale si può essere rapiti e rimanere uccisi senza un motivo. Poi la sosta a Tripoli, il lavoro quasi da schiavi, quindi la traversata attraverso il Mediterraneo. Ciascuno di loro si sente un sopravvissuto e spera che in Sicilia possa trovare la realizzazione del proprio sogno di vita. Questi ragazzi hanno pure rappresentato il timore di essere trasferiti, una volta compiuti i 18 anni, presso le strutture per maggiorenni perdendo così la trama delle relazioni che con fatica hanno costruito con i compagni di scuola e gli insegnanti. E il prefetto raccogliendo queste preoccupazioni ha assicurato il massimo impegno per favorire ogni collaborazione utile a rendere possibile la prosecuzione del progetto di inserimento scolastico anche dopo il raggiungimento della maggiore età.

Prezioso il contributo di testimonianza offerto da parte di una famiglia affidataria di un giovane oggi quattordicenne, proveniente dal Mali, orfano dei genitori, sbarcato nel 2014 presso il Porto di Palermo, che ha sottolineato ai presenti la positiva esperienza e l’arricchimento derivante dall’inserimento presso il proprio nucleo familiare del giovane che ha ricambiato l’affetto ricevuto offrendo una ineguagliabile occasione di crescita umana.

Infine, è stato ascoltato il racconto di un giovane senegalese, sbarcato nel 2013 presso il porto di Catania, che qui in Sicilia, ove è ritornato dopo essere stato anche in Germania, ha trovato una compagna che ha sposato e da cui ha avuto un bambino. Grazie all’aiuto della Caritas di Palermo oggi questo giovane ha trovato occupazione presso la  Cooperativa sociale “La Carità non finirà mai”, che è stata fondata proprio per favorire percorsi di inclusione socio-lavorativa dei migranti in possesso del riconoscimento della protezione umanitaria, impegnata nella coltivazione e commercializzazione dei prodotti agricoli nella provincia di Palermo.

A conclusione dell’evento i piccoli allievi del Circolo Didattico Aristide Gabelli hanno suonato con il flauto i brani musicali “ Imagine”, “La vita è bella” ed “ Il sogno della libertà” e l’inno di Mameli.

L’evento è stato un’occasione per condividere, in prossimità del Santo Natale, un momento di grande partecipazione al tema delle migrazioni con sentimenti di sincera solidarietà ed accoglienza,  a difesa della dignità della persona e della tutela dei diritti per costruire attraverso il dialogo e la comprensione del diverso un mondo di pace.

Com. Stam.

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