Formulario, la prima raccolta di poesie di Mauro Lamantia, già disponibile in molti store online, e in tutte le principali librerie d’Italia. Il testo, che include una prefazione di Maria Giulia Mancuso Prizzitano e tre illustrazioni di Alessandro Flavio Bruno, è edito da Nulla Die Edizioni nell’ambito della collana i Canti, Voci.
Formulario riunisce i componimenti poetici scritti dall’autore nell’ultimo decennio in un diario frammentato e frammentario dal taglio introspettivo, che ripercorre le tappe di un viaggio emotivo denso e privato in cui si condensano le mancanze, le disconnessioni, i precipizi e le speranze di un’intera generazione impegnata ad affrontare l’attuale condizione esistenziale di incertezza interiore e di precarietà sociale.
Scavando a fondo di sentimenti vorticosi e pensieri abissali, Lamantia lancia un messaggio di rinascita, di accettazione di sé stessi e delle proprie assenze perché, dice, «capita spesso di sentirsi incompleti, mancanti, spezzati. Penso che sia una sensazione profondamente umana e col mio Formulario cerco di dire che, grazie a questa frattura, ci rendiamo conto di essere vivi».
Il discorso amoroso unito alla continua ricerca di un interlocutore diviene, così, metafora felice di consapevolezza e autocoscienza, di comprensione dell’altro, di accettazione profonda e, in ultimo, di riappropriazione del sé.
Attraverso rivelazioni epifaniche di sensazioni, visioni e ricordi masticati dalla memoria, la raccolta restituisce al lettore un turbinio immaginifico di luoghi, oggetti e personaggi. Aggrovigliandosi e distendendosi nello spazio, le parole riflettono le tortuosità e le meraviglie di un percorso intimo eppure universale, che conduce alla presa di coscienza di sé, della propria sessualità, delle proprie aspirazioni.
L’urgenza di annotare e organizzare versi, per l’autore, non è solo un imprescindibile mezzo di espressione: è anche unica azione possibile per distillare una formula che sia unguento lenitivo per le bruciature causate dall’impatto di un io timidamente fiducioso con una società uniformante, comprimente e omologante.
Formulario – si legge nella quarta di copertina – è il tentativo di trovare un sistema, un teorema, una preghiera, una formula appunto, per affrontare mancanze, domande e desideri. Tra bagliori e stagnazioni, il percorso che compie l’autore, in questa sua prima raccolta, trova nei luoghi e nella lingua la possibilità di raccontare le contraddizioni. La poesia diventa, così, il viatico per permettere all’io di fiorire.
Com. Stam.