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Elisa Martorana: l’artista-reporter che non ha paura di metterci la faccia!

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Da sempre siamo stati affascinati dal talento solare di Elisa Martorana. Attenta alle tematiche sociali ha sempre messo la sua creatività a disposizione della società contemporanea, creando elaborati artistici, emozionante quanto esilaranti. Da foto al video, dall’arte alla satira, dalla tv a gli eventi, dalle mostre ad incontri nelle scuole… non solo non si ferma mai, ma non ha paura di esprimere il suo pensiero anche su temi scottanti che interessano i poteri forti.
In questi giorni è stata protagonista di diverse questioni che l’hanno travolta, cosi abbiamo deciso di incontrarla e porle qualche domanda.

Ciao Elisa, non ti fermi mai, basta visionare il tuo profilo facebook, di cosa ti stai occupando attualmente?

Chi si ferma è perduto! Giusto ieri insieme a Beatrice Feo Filangeri ho iniziato il tour di sensibilizzazione sul referendum che può abrogare le concessioni per le trivellazioni; inoltre ho curato la comunicazione visiva di un progetto con e per ScuolaZoo, ho voluto creare una sigla pienamente in linea con il concetto di riscatto, infatti ho utilizzato dei “pizzini” resi noti impropriamente da “u zuu Provenzano”, trasformandoli in un simbolo di legalità giovanile ovvero lo strumento con cui “I BAMBOCCIONI VI RACCONTANO L’ITALIA”… l’anteprima pilota la trovate sul web, nelle rispettive pagine facebook dei diretti interessati, conducono Ismaele La Vardera e Marco Ligabue, la Comunicazione Visiva e curata da me, mentre video&editing sono di Daniele Cangialosi.

In radio per le trivelle ti abbiamo seguito! Spiega meglio ai nostri lettori la tua idea e cosa ti sei inventa questa volta…

Già da tempo è scattato l’allarme trivellazioni anche nel canale di Sicilia. Ne hanno parlato tutti gli ambientalisti addirittura Greenpeace ha coniato uno slogan “U mari nun si spirtusa” che ancora prima di me (ultimo chiodo delle carrozza) è stato sposato anche da “Ficarra e Picone”. L’attuale Governo NON si interessa realmente dei gravi problemi ambientali che stanno colpendo la nostra Nazione. La terra dei fuochi , gli ulivi del Salento, le trivellazioni… tutti temi che il Governo cerca di gestire da solo senza considerare il parere del popolo… ma a breve ci sarà il Referendum che permetterà di abrogare le concessioni alle Trivelle… e siccome la politica non rende mai le cose chiare, ho realizzato un video serio ma al contempo satirico, dove provo a spiegare in 1 minuto cosa significa trivellare il nostro mare e sopratutto alla fine appare un SI gigante, perché se vogliamo dire no alle trivelle dobbiamo votare SI al referendum abrogativo del 17 aprile 2016.  Come dicevo prima il Governo non rende le cose facili… anche se ad onor del vero nello specifico della nostra regione, Beatrice Feo Filangeri portavoce regionale dei Verdi e Giampiero Trizzino Presidente della commissione Ambiente all’Ars si sono molto spesi su questa tematica. Se ho deciso di metterci la faccia e perché questo in realtà è un tema che non ha colori politici, che non dovrebbe essere monopolizzato da questo o quello schieramento ma gli interessi economici sono enormi e chi sta al governo lo sa bene… La salute e l’ambiente sono di tutti, così anche se vogliono abituarci a perdere l’abitudine di andare a votare per questioni nazionali, dobbiamo essere Coraggiosi, dobbiamo segnarci in agenda che il 17 aprile 2016 dobbiamo andare a votare per la nostra salute, per il futuro dei nostri figli e per il bene della nostra terra il SI all’abrogazione.

Tu non ti sei mai tirata indietro nel dire le cose come stanno e lo fai con tutti i mezzi, cosa ti da questa grinta?

Ho sempre pensato che ognuno di noi deve fare la propria parte, lo diceva don Puglisi, “…e se ognuno fa qualcosa…” ed io non mi sono mai tirata indietro. Non ho paura di metterci la faccia, al contrario, mettere la mia creatività a disposizione di messaggi sociali mi fa sentire parte attiva di un mondo che vorrei migliorare, fin dalle piccole cose …

Mostre foto-grafiche, eventi, video, radio e tv… Sei consapevole di essere un talento poliedrico, cosa di rara natura?

Beh, sicuramente sono una che vive di creatività, di sorrisi, di emozioni, sono una rompi scatole come poche, credo nella libertà di espressione, nella buona educazione. La parola consapevolezza mi mette sempre un po’ a disaggio, perché se si ci prende troppo sul serio si rischia di montarsi la testa e di avere una visione distorta della vita… Lascio a voi la libertà di decidere se sono o no un talento, una cosa è sicura amo ciò che faccio e lo faccio con tutta me stessa!

Sei collaboratrice di Telejato, la tv antimafia di Pino Maniaci. Cosa significa per te questa collaborazione?

Pino Maniaci è un uomo speciale, lui è un fiume in piena che travolge tutto e tutti. Pino con un sorriso e una battuta riesce a farti sembrare facile una delle cose più difficili della nostra terra ovvero combattere l’omertà a qualsiasi livello. Telejato è una grande famiglia di cui mi onoro di farne parte, non esistono differenze tutti danno tantissimo, una tra tutte Letizia, instancabile, con loro, non solo esci fuori gli attributi, ma ti insegnano cosa significhi spirito di sacrificio e collaborazione. Una realtà che consiglio a tutti, di conoscere almeno una volta, specialmente ai giovani.

A tal proposito, qualche giorno fa ti abbiamo vista su Telejato, ma non come al solito ovvero conducendo il telegiornale o con gli speciali del tuo format “Web Cam_On” e “Reportammu”, ma abbiamo visto un servizio, dove, mentre cercavi di realizzare un video satirico, che ritraeva Giulio Golia delle Iene a Piazza Indipendenza, venivi accolta da urla e ti hanno anche strappato il cellulare dalle mani e il gesto è stato accompagnato da una parolaccia. Avresti mai immaginato che i video satirici che hai realizzato sulla questione ti avrebbero arrecato tanto dispiacere?

E’ stata un’esperienza forte per me, perché mai avrei immaginato che io potessi subire nella mia città qualche forma di censura, ma sopratutto, non mi sarei mai immaginata di ritrovarmi dinnanzi ad urla offensive, strattoni… Mi ha ferito molto, anche perché conosco o forse e meglio dire che credevo di conoscere da tempo molte tra le persone che quella sera hanno urlato di tutto in quella piazza. A livello personale mi ha ferita leggere commenti e articoli pubblicati sui blog dove vengo beffeggiata e dove viene preso di mira il mio lavoro, insinuando addirittura che su google non risultano le cose che faccio, scritto proprio per sminuirmi… oppure post su facebook del tipo “devi morire con la speranza di…” inoltre mi citano, mi descrivono senza fare il mio nome, una cosa che ritengo omertosa per la serie “tirare il sasso e nascondere la mano”. Anche se tutto questo mi ha segnato molto, ha confermato dentro me il desiderio di andare avanti per la mia strada, e ogni istante della mia vita lo dedicherò alla libertà di espressione e alla buona educazione. Colgo l’occasione tramite voi di ringraziare tutte quelle persone che mi hanno mostrato solidarietà, persone che mi hanno scritto in privato e in pubblico di non mollare, addirittura ho ricevuto telefonate anche da personaggi noti che mi hanno espresso solidarietà. Per me non è mai stato un caso personale, e mi spiace che non sia stato capito, ho sempre utilizzato la satira per trattare con semplicità fatti di cronaca, basti cercare sul web i miei “Reportammu” dalla campagna elettorale del Pdl, ai libri con interventi di Stefania Craxi, dai concorsi di bellezza made in Sicily a Velavogando… insomma io sono per la Libertà di Espressione e la Buona Educazione. Ma voglio credere che è stato un incidente di percorso e che si ritorni ad essere tutti dei Baarioti rispettosi e tolleranti, perché la buona educazione sta alla base di una società civile.

di Carmelo Pantano

Foto Cangialosi

 

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