Fiamme alte e panico. Un incendio è scoppiato nella foresta che si trova dentro la zona di esclusione attorno alla centrale di Chernobyl. L’incendio si è esteso per 400 ettari, le persone coinvolte nelle operazioni di spegnimento sono state circa duecento e sono riuscite a localizzare ed arginare quasi totalmente le fiamme. Chernobyl è la centrale nucleare che nel 1986 è stata teatro del peggior dramma atomico della storia. Ieri, sia il vento che gli scarsi mezzi a disposizione dei civili, hanno permesso al fuoco di arrivare a 20km dal reattore danneggiato che oggi è ricoperto di cemento. L’anniversario dell’incidente nucleare più drammatico della storia è stato domenica scorsa. Il premier Yatseniuk che è volato sul posto per rendersi conto, ha dichiarato: “ Il livello di radiazioni è assolutamente nella norma. Il livello massimo di sicurezza consentito è di 50 micro Roentgen e nella zona di esclusione ora è a 21, a Kiev 11” – poi ha aggiunto – I nostri servizi d’emergenza stanno lavorando attivamente. Sono tre aerei, un elicottero e numerosi i veicoli impiegati nelle operazioni. Anche forze del ministero degli interni sono adoperate per impedire che il fuoco si propaghi”. Gli abitanti si sono allertati, diffusa la preoccupazione che le radiazioni avrebbero potuto propagarsi nella zona. La Zona di esclusione, che si estende su 2.600 kmq, che è tra le più contaminate a livello radioattivo in tutto il mondo, è stata totalmente evacuata, dalle centinaia di persone che ancora, nonostante tutto, ci vivono. Le autorità ucraine hanno rassicurato che non esiste un rischio di contaminazione da radiazioni.
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