De Luca e la legge Severino: ecco cosa potrebbe accadere in Campania del prof. Vincenzo Musacchio

Terminata la tornata delle elezioni regionali ci si pone il seguente dubbio amletico: Vincenzo De Luca deve essere o meno sospeso immediatamente dopo la proclamazione? Da studioso di diritto penale, a mio parere, De Luca non avrebbe il tempo di nominare la sua giunta, ma dovrebbe essere sospeso immediatamente dopo la sua proclamazione a presidente della Regione Campania. Penso che la questione obiettivamente ponga pochi dubbi interpretativi. Del resto le precedenti applicazioni della legge confermano il nostro assunto. La Suprema Corte di Cassazione, inoltre, è chiarissima: la sospensione prevista dalla legge Severino scatta automaticamente senza lasciare alla pubblica amministrazione alcuna discrezionalità  circa l’adozione del relativo provvedimento. All’orizzonte onestamente non vedo margini di manovra neanche per il Governo. Mi pare impraticabile persino la soluzione che con arguzia era stata ipotizzata in questi giorni, ovvero, quella di far nominare all’ex sindaco di Salerno, appena eletto, la giunta regionale ed un vice presidente prima che sia sospeso.  Nel caso di specie è operante anche un incastro di norme inequivocabili. Il combinato disposto della legge Severino e dello Statuto della Regione Campania escludono chiaramente questa opzione poiché un atto del genere sarebbe contrario all’ordinamento vigente. Consentire a De Luca di nominare la giunta prima di essere sospeso, oppure, dilatare i tempi della sospensione, potrebbe integrare addirittura condotte penalmente rilevanti. Nell’ipotesi in cui De Luca decidesse di forzare la mano nominando comunque la giunta, la Regione dovrebbe essere immediatamente commissariata. Probabilmente l’unico escamotage potrebbe essere un intervento legislativo (una legge ad personam), varato dal  Consiglio dei Ministri che regolerebbe la situazione verificatasi in Campania, affidando la Regione al consigliere più anziano della maggioranza, che, nel caso di specie, resterebbe in carica diciotto mesi in base ai dettami della Severino. Allo stato però c’è una legge e come dicevano gli antichi romani: dura lex, sed lex.