Sicilia

Integrazione al reddito contro la povertà


“Apprezzabile, anzi lodevole!” così Nino D’Asero definisce tutta l’operazione che parte oggi con la presentazione a stampa e a governo regionale e con l’inizio della raccolta delle firme, del disegno di legge di iniziativa popolare denominato «Integrazione al reddito contro la povertà assoluta assoluta».
“La politica dovrà riconquistare il ruolo che le dà un senso: quello della difesa della cosa pubblica, della legalità e delle fasce deboli – dice il capogruppo Ncd all’Ars – Questo progetto di legge, che troverà il caloroso e doveroso appoggio del Nuovo centro destra, ci ricorda che la battaglia per livellare un po’ di più il gap che tiene troppe famiglie vicine o sotto alla soglia dell’indigenza è nostro dovere di rappresentanti dei cittadini oltre che la condicio sine qua non per una sana amministrazione di una società fatta di donne e uomini che, giorno per giorno, possano affrontare la vita senza sentirsene sopraffatti”.
“Perfettamente in linea con i dettami Ue, il ddl prevede l’inclusione sociale quale componente essenziale delle politiche di sviluppo e di coesione. Auspichiamo fortemente – prosegue – che le casse pubbliche possano reperire le somme necessarie sì da annullare anche la nostra preoccupazione che, da uomini di politica attenti e responsabili, al momento ci attanaglia: non vorremmo affatto dare false speranze. Quindi, innanzitutto, occorre capire le reali disponibilità finanziarie – conclude D’Asero – e come concretamente si può dare corso a una iniziativa che, diversamente, resterebbe soltanto una pia intenzione. Va, quindi, verificata contestualmente la concreta compartecipazione nazionale ed europea”.
 
Per l’attuazione della legge, ove il ddl vi sia convertito, occorre un investimento iniziale di cento milioni e uno stanziamento annuo a regime di 80 milioni. Sarà distribuita una carta per gli acquisto di beni e dei servizi di prima necessità, secondo il regolamento attuativo specificato nel progetto, partendo dai parametri di cui al primo articolo, il quale recita di «una misura volta a fornire aiuto economico pari alla differenza del reddito disponibile (Isee) del nucleo familiare e la soglia di povertà assoluta calcolata annualmente dall’Istat». Il ddl individua un iter per il recupero delle cifre necessarie a partire dalla rimodulazione dei programmi europei fino ad arrivare alle quote del fondo di sviluppo coesione (Fsc).
Com, Stam.
KKKKK
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