Dare definizioni non mi piace ma se – obtorto collo – dovessi dire una sola parola per Davide Giandrini dico: Attore con la a maiuscola.
Magari non mi intendo di critica teatrale ma leggete il parere di Alessandro Bergonzoni, attore che stimo e che ha avuto modo di leggere gli scritti dell’attore di Melzo.
«La tua scrittura è una vena nella roccia. Bisogna picchiare lì, nella tua scrittura, perché sotto c’è dell’oro.
Hai dei lampi che non possono essere un caso. La tua scrittura è un temporale. Hai la grazia nella mano. Con questa strana metrica, solo tua, che viaggia benissimo. Perché sei libero dal sociale, dall’ideologia, dal quotidiano, dal già detto. Hai una gran bella mano che fa cose fluorescenti. Questa capacità di condensare moltissimo in tre righe, eppure tutto si muove in quelle tre righe. Quando dici “La preghiera partecipa alla muta del serpente” è tanto, tantissimo. Chi scrive così?».
di Roberto Dall’Acqua
Foto e Video https://youtu.be/K4Dj5-NtpHU
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