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Crisi libica, Ban Ki-moon in visita in Italia


L’ultima tragedia nel Mediterraneo ha posto una maggiore attenzione sulla questione dei migranti, come se si dovesse attendere la morte di quasi mille persone per rendersi conto della gravità del problema. L’Italia, coinvolta maggiormente, continua a esortare gli organismi internazionali affinché mostrino più interesse. Il premier Renzi ha incontrato il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon in una visita ufficiale. Dopo l’appuntamento con Renzi, incontrerà il Pontefice. «Non esiste una soluzione militare alla tragedia umana che sta avvenendo nel Mediterraneo» queste le parole del segretario Onu in merito alla questione. Renzi, insieme all’alto rappresentante Ue Federica Mogherini, ha incontrato, a bordo della nave San Giusto della Marina Militare, Ban Ki-moon per mostrargli fisicamente le operazioni che l’Italia attua in condizioni di emergenza. Le partenze dalla Libia sono affrontate grazie ai mezzi italiani e a quelli forniti dalla missione Triton, ma anche con l’aiuto di mercantili privati. La scorsa settimana si è svolto il summit straordinario Ue per affrontare la questione migranti, l’esito è stato favorevole in quanto i fondi per le operazioni Frontex sono stati triplicati. Uno degli argomenti caldi, che necessariamente deve essere affrontato insieme all’Onu, riguarda l’identificazione e la distruzione dei barconi prima che siano utilizzati dai criminali. Nei giorni scorsi l’Italia ha chiesto di formalizzare una risoluzione Onu sulla Libia. Tale atto probabilmente mascherato da operazione di polizia internazionale, in realtà potrebbe svolgere una situazione annoverabile tra gli interventi militari, ossia appunto l’individuazione e la distruzione dei barconi. L’Italia vorrebbe altresì coinvolgere i paesi di origine dei migranti, per porre in essere centri che valutino chi effettivamente deve godere del diritto di accoglienza. Ban Ki-moon nei giorni scorsi ha manifestato la sua contrarietà a qualsiasi intervento militare in Libia ed è favorevole ad azioni che mirino a salvare vite e che assicurino il diritto di asilo a chi scappa da guerre in cerca di rifugio. Per la Libia l’unica strada da intraprendere è il dialogo. Anche con papa Francesco Ban Ki-moon vuole soffermarsi su una possibile soluzione del problema, da perseguire attraverso il sentiero della pace e del dialogo.

di: Diego Ventimiglia

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