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Cooperazione, in Sicilia oltre 3000 imprese sociali

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Sono 15.662 le cooperative in Sicilia (dati aggiornati novembre 2018). Di queste 3.500 hanno sede a Catania e provincia. Nella distribuzione per settore le “cooperative sociali” in Sicilia sono 3.220. I dati sono emersi durante un incontro che si è tenuto oggi nel capoluogo etneo.

Per l’occasione sono stati illustrati i tre week end di un percorso di formazione, “L’Impatto Sociale della Cooperazione in Sicilia”, che mira a contribuire alla creazione di nuove generazioni di operatori e responsabili di Cooperative Sociali, capaci di intercettare opportunità progettuali e finanziarie.

L’iniziativa, finanziata da Unifond, è promossa dal consorzio Umana Solidarietà(che aderisce a Unicoop). Il corso, che si terrà tra Catania(15-16-17 marzo), Marsala(29-30-31) e Caltagirone(17-18-19 maggio), coinvolge 20 persone, tra dirigenti e responsabili di unità operative delle cooperative sociali (area sviluppo). Sono invece 12 le cooperative aderenti, che occupano circa 500 addetti ed hanno un fatturato complessivo di circa 10 milioni di euro l’anno. Questo a testimonianza che si tratta di un settore che ha una grande valenza sociale, economica ed occupazionale. Il corso di aggiornamento, gratuito, punta ad offrire un orientamento sui temi di base, sull’innovazione e sull’impatto sociale della cooperazione.

“Per dare un contributo allo sviluppo della nostra terra – ha spiegato Paolo Ragusa, coordinatore regionale Consorzio Umana Solidarietà – noi lavoriamo per migliorare la qualità delle nostre imprese e generare, anche attraverso la cooperazione sociale 2.0, nuove forme di cooperativa e di imprese sociali capaci di alimentare ricchezza e lavoro. Ai giovani siciliani offriamo uno strumento utile a valorizzare il loro talento imprenditoriale”.

Nel corso dell’incontro è stato ricordato che il mondo della cooperazione sociale va guardato con grande attenzione. Esso svolge un ruolo estremamente importante mettendo a disposizione della comunità siciliana una grande varietà di servizi, altamente specializzati e in grado di soddisfare le più diverse esigenze. Servizi che richiedono, tra l’altro, l’impiego di diverse figure professionali e questo determina una importante ricaduta occupazionale.

Sono diverse le figure professionali che possono trovare una collocazione lavorativa: educatori professionali, educatori sociali e culturali, psicologi, pedagogisti, medici, fisioterapisti, educatori nei servizi per l’infanzia, assistenti sociali, operatori socio sanitari (OSS), responsabili attività assistenziali (RAA), coordinatori di struttura, mediatori culturali, progettisti e avvocati..

Tra gli argomenti trattati dal corso di aggiornamento: welfare aziendale, progettazione europea, sistemi di monitoraggio e valutazione dell’impatto sociale e delle attività svolte dagli enti del terzo settore, creazione d’impresa, rendicontazione sociale e metodologie di misurazione. In programma, già da domani, lezioni frontali con docenti universitari ed esperti, testimonianze di volontari, dipendenti e soci di cooperative sociali, attività laboratoriali, analisi di esperienze e best practice, momenti di discussione e confronto.

Com. Stam.

Foto: Anna Maria Di Vanni, direttore di UN.I.COOP. Sicilia, Paolo Ragusa, coordinatore regionale Consorzio Umana Solidarietà, Giuseppe Lombardo, assessore ai Servizi Sociali e alle Politiche per la Famiglia del Comune di Catania, Lorenzo Stura, direttore generale di UN.I.COOP., Eleonora Contarino, presidente del Dipartimento Nazionale UN.I.COOP.

 

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