Controlli straordinari della Polizia di Stato in corso Como contro lo spaccio, svolti durante tutto il mese di febbraio
Il 18 febbraio scorso, durante un servizio in abiti civili, in c.so Como, un cittadino del Mali è stato arrestato in quanto alla richiesta di fornire le proprie generalità è fuggito da via Capelli e durante le fasi dell’arresto ha opposto forte resistenza. Lo straniero, inoltre, durante la fuga, ha tentato di disfarsi di alcuni involucri di marijuana, alcuni di essi occultati anche all’interno del cavo orale. Verso le ore 22:00 un cittadino del Ghana è stato sorpreso mentre era intento a contrattare la vendita di droga con due turiste straniere proprio in c.so Como: lo stesso è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di marijuana.
Entrambi gli stranieri arrestati hanno a proprio carico svariati precedenti penali specifici.
Durante la notte del 27 febbraio, è stato organizzato un altro servizio di controllo straordinario del territorio ad alto impatto, realizzato con l’ausilio di cinque squadre del R.P.C.L. ed una squadra del Reparto Mobile impiegati contestualmente su più fronti: Piazza XXV Aprile, via Capelli e Piazza Gae Aulenti. La situazione è apparsa inizialmente tranquilla, infatti sino alle ore 2:00 non si è registrata la presenza di cittadini stranieri dediti allo spaccio nei pressi di via Capelli. Nel corso della notte, però è stato indagato in stato di libertà un cittadino del Ghana, trovato in possesso di marijuana, sorpreso mentre cercava di avvicinare alcuni avventori di una discoteca, proponendo loro di seguirlo in una via meno presidiata. L’arrestato, appena scarcerato, aveva a proprio carico svariati precedenti penali proprio in tema di spaccio di sostanze stupefacenti. Verso le ore 4:30 gli agenti sono intervenuti in via Rosales, in quanto un cittadino del Senegal stava minacciando una coppia di italiani, che, molto spaventati, cercavano di allontanarsi a bordo della propria autovettura. L’uomo, alla richiesta di fornire i propri documenti identificativi, ha dato in escandescenza, aggredendo fisicamente, con calci e pugni, gli operatori. Alla fine del servizio sono state controllate 31 persone.