E’ giunta in Consiglio dei ministri per l’approvazione la riforma dell’ordinamento sportivo, che comporterà, tra l’altro, una modifica dello status degli atleti, con un aumento delle tutele per i dilettanti e la nascita della figura del “lavoratore sportivo”.
Esso verrà definito come “l’atleta, l’allenatore, l’istruttore, il direttore tecnico, il direttore sportivo, il preparatore atletico e il direttore di gara che, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, esercita l’attività sportiva verso un corrispettivo al di fuori delle prestazioni amatoriali”. Il lavoratore sportivo potrà essere inquadrato come subordinato, autonomo o a prestazione occasionale, con diritto sempre all’assicurazione previdenziale ed assistenziale ed iscrizione alla gestione separata Inps. Una bella rivoluzione, se pensiamo che oggi, ad esempio, per i calciatori non professionisti è esclusa ogni forma di lavoro, sia autonomo che subordinato.
Ciro Cardinale
CS