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Comune di Palermo, la Uil: “Dipendenti di fascia A e B lasciati a 30 ore”

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“La UIL-FPL accogliere favorevolmente il passaggio in regime di full-time dei lavoratori ex cat. C che in questi giorni stanno procedendo, finalmente, alla stipula dei relativi contratti. Tuttavia, dopo che la medesima sorte è già avvenuta nel 2023 per i lavoratori ex cat. D, si accantonano le aspettative lavorative di circa 2000 lavoratori ex cat. A e B, il cui agognato passaggio a tempo pieno è solamente previsto a partire dal 2027.

La UIL-FPL rileva che questa differenziazione di trattamento tra i dipendenti part-time del Comune di Palermo appare ingiustificabile nella misura in cui si lascia intendere che, pur riconoscendone i dovuti meriti, esistono lavoratori il cui apporto, all’interno dell’Amministrazione Comunale, è più rilevante rispetto ad altri. È evidente, invece, come i lavoratori ancor oggi a 30 ore, svolgano un lavoro altrettanto determinante per il buon andamento dei servizi erogati alla cittadinanza, sia in considerazione del numero dei dipendenti interessati, in misura decisamente maggiore rispetto al resto della platea, che dall’esigenza ormai consolidata nel tempo, dello svolgimento abituale di mansioni superiori allo scopo di evitare un default funzionale.

Chiediamo pertanto, già a partire dall’anno in corso, un incremento orario per i lavoratori ex cat. A e B e propedeutico al raggiungimento del full-time nel più breve tempo possibile, al fine di garantire pari dignità lavorativa a tutti i lavoratori part-time del Comune di Palermo”.

Lo dichiarano in una nota il segretario regionale Totò Sampino e i dirigenti sindacali Uil-fpl al Comune di Palermo Ilioneo Martinez, Rosalia La Mattina, Vincenzo Prestifilippo, Alessandro Castrogiovanni e Silvia Testa.

CS

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