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Colpo di sole e colpo di calore

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Con l’avvento della bella stagione che tutti da mesi aspettavamo, ecco che puntualmente si ripresentano tutti i vari rischi a carico della salute, che anche il sole, apparentemente innocuo, può provocare.
Sono abbastanza noti i rischi a carico della pelle, meno noti ma più gravi sono i rischi a carico del sistema nervoso, provocati da eccessiva esposizione al sole.
Fra questi molto pericolosi sono il “colpo di sole” ed il “colpo di calore”.
Per colpo di sole o insolazione si intendono quell’insieme di sintomi a carico del sistema nervoso centrale che compaiono in seguito ad una ipertermia locale del capo e quindi del cervello.
Per colpo di calore invece si intente quell’insieme di disturbi, prevalentemente a carico del sistema nervoso centrale, che compaiono in seguito ad una ipertermia generalizzata dell’organismo, provocata dalla temperatura esterna troppo alta.
I reperti anatomo-patologici di queste due condizioni sono molto simili e si completano a vicenda.
Nell’insolazione si riscontrano emorragie e rammollimenti circoscritti particolarmente nel territorio in cui si è esplicato maggiormente l’effetto dei raggi solari. Nel colpo di sole le alterazioni sono più diffuse, il cervello è rigonfiato ed emorragico, gli spazi liquorali sono riempiti di liquor torbido e spesso emorragico. Spesso si riscontrano anche emorragie nel pericardio e nei polmoni.
Il colpo di calore si verifica maggiormente nei lavoratori che sono costretti a lavorare per lungo tempo sotto il sole ed in quei bagnanti incauti che si espongono troppo ai raggi solari senza proteggere sufficientemente il capo. Un ruolo notevole nella comparsa della sintomatologia, è giocato, oltre che dalla pigmentazione cutanea, anche dalla quantità dei capelli.
Al colpo si sole sono particolarmente soggetti gli alcolisti.
Il colpo di calore,invece, si verifica più frequentemente, in quegli operai che sono costretti a lavorare in un ambiente chiuso, surriscaldato, ipersaturo di umidità e privo di ventilazione.
E’ favorito dall’obesità e dai disturbi della circolazione.
Nella comparsa della sintomatologia un ruolo importante è svolto anche dall’inspissatio sanquinis determinata dalla perdita di acqua e di sali.
In paziente incomincia ad avvertire cefalea, nausea, astenia, crampi ai polpacci, a vedere fiammelle.
Contemporaneamente i movimenti diventano incerti e incoordinati.
Se il paziente non viene subito soccorso e messo a riposo in un luogo fresco, cade a terra privo di coscienza in preda al coma.
In questo stadio possono verificarsi crisi convulsive epilettiche e si può realizzare anche un delirio acuto.
L’esame clinico praticato in questo stadio evidenzia viso edematoso e di colorito cianotico, congiuntive fortemente arrossate, respiro frequente e superficiale, ipertermia (42°-43°) e polso accelerato.
Nei lattanti esposti per lungo tempo ai raggi solari il colpo di sole si manifesta con ipertermia e crambi.
Il colpo di sole e di calore possono condurre a morte.
L’exitus sopraggiuge durante il coma per inibizione dei centri respiratori bulbari e della circolazione.
Nei casi ben trattati che decorrono senza complicanze la sintomatologia acuta regredisce nello spazio di alcune ore, permanendo soltando una sintomatologia espressa in una sindrome cerebrale aspecifica (come si osserva, per esempio, in tutti i traumi cranici) e che è costituita da cefalea, amnesia, senso di malessere generale, facile stancabilità, ipereccitabilità.
Il tutto regredisce per lo più completamente nello spazio di alcune settimane o mesi.
Solamente in alcuni particolari casi di insolazione possono permanere postumi irreversibili come l’emiplegia, disturbi della parola, sordità e disturbi cerebellari.
La terapia consiste innanzitutto nell’allontanare il paziente dall’ambiente in cui si è verificato l’episodio morboso, nel liberarlo di tutti gli indumenti e nel portarlo in un luogo fresco e ben arieggiato.
Per l’aumento della temperatura corporea si userà una borsa di ghiaccio ed eventualmente dell’acetamolo o aspirina.
In ogni caso una corretta ed adeguata protezione, oltre che della pelle anche del capo ed la non sovraesposizione al sole, specie nelle ore più calde, permetterà in ogni caso di potere godere a pieno del sole dell’estate.
Del Dott. Riino Scrivano

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