Chiusure domenicali, la CIDEC chiede l’esclusione dal provvedimento per le attività commerciali che ricadono nei centri storici e nelle zone turistiche
Sull’introduzione di meccanismi di turnazione che prevedono l’apertura di un quarto degli esercizi commerciali la domenica, preannunciata dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, si registra l’intervento del presidente regionale della Confederazione Italiana Esercenti Commercianti Salvatore Bivona che tratteggia i possibili esiti del provvedimento in Sicilia.
La CIDEC – osserva Bivona, che ricopre altresì il ruolo di presidente provinciale dell’associazione di categoria a Palermo – non è pregiudizialmente contraria a una legge che rivisiti la liberalizzazione delle aperture dei negozi, tuttavia ritiene che occorra prevedere delle distinzioni che tengano conto delle vocazioni economiche dei territori”.
“Il provvedimento – chiarisce – dovrebbe escludere categoricamente i centri commerciali e le attività che ricadono all’interno o in prossimità dei centri storici o nelle zone turistiche: non è un mistero che, se negli ultimi anni gli acquisti non sono precipitati, lo si deve anche alla presenza di visitatori, soprattutto stranieri”.
Per l’organizzazione datoriale, tuttavia, sarebbero altre le urgenze da affrontare prioritariamente per rivitalizzare il commercio in Sicilia.
“Una di esse – spiega – riguarda la riforma, non più procrastinabile, dei saldi stagionali, anche alla luce delle mutate condizioni climatiche in atto e dei flop, ormai abituali, che caratterizzano sia l’avvio che la chiusura: è evidente che la formula utilizzata è ormai obsoleta e non più attrattiva per gli acquirenti, sollecitati dai commercianti attraverso mail, sms e whatsapp al di fuori dei tempi del calendario ufficiale degli sconti”.
Com. Stam.