“Rocco Chinnici è stato un seme di primavera in anni di buio e grigio inverno per Palermo.
Lo è stato da Magistrato che per primo ha intuito l’importanza del lavoro in pool, del coordinamento e dell’organizzazione delle indagini per far fronte all’organizzazione e al coordinamento di Cosa Nostra.
Ma Chinnici è stato un seme di primavera per Palermo anche per la sua straordinaria umanità, per l’amore con cui ha affrontato il proprio lavoro, portando per la prima volta il sistema giudiziario a farsi attore di cambiamento e sensibilizzazione culturale nelle scuole.”
Lo ha detto il Sindaco Leoluca Orlando che oggi ha partecipato alle manifestazioni in occasione del 35° anniversario della strage di via Pipitone Federico dove con una autobomba furono uccisi il giudice Rocco Chinnici assieme al maresciallo Mario Trapassi, all’appuntato Salvatore Bartolotta, e al portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi.
“Tutti cittadini – ha detto il Sindaco – morti mentre svolgevano il proprio lavoro, vitime della barbarie mafiosa che mirava a fermare le indagini sugli intrecci fra mafia e politica e ad impedire l’applicazione della legge Rognoni-La Torre per la confisca dei beni, che proprio allora muoveva i primi passi.
Sono tutti cittadini il cui sacrificio – ha concluso Orlando – oggi ricordiamo con gratitudine perché essi sono stati e sono parte integrante del processo di liberazione e cambiamento culturale di Palermo.”
Com. Stam.