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Casual Theatre Project al Lelio stagione 2016-2017

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Al teatro di Palermo dal 16 dicembre una rassegna di spettacoli fatto dai giovani per i giovani

 Sette spettacoli, oltre cento persone coinvolte  – tra danzatori, attori e musicisti – un’intera stagione teatrale da dicembre 2016 a maggio 2017, nella prima rassegna fatta da ragazzi per il giovane pubblico di Palermo.

Si intitola “ Casual Theatre Project ”, ed è il primo nuovo ciclo di spettacoli del teatro Lelio di via Antonio Furitano, 5 a Palermo.

Una rassegna di arti sceniche  che vede la direzione artistica di Marcello Carini e la coordinazione artistica di Renata Orlando, caratterizzata da una variopinta collana di spettacoli, proposta e rivolta ai giovani, fatta di tematiche e problematiche introspettive e culturali che indagano sull’universo dei ragazzi. Il nome, già nella sua essenza, ci proietta immediatamente nel suo significato tradizionale europeo, dove si enfatizza il comfort e l’originalità personale rispetto all’uniformità delle convenzioni. Un invito a riflettere in un momento storico in cui ci si dirige sempre più verso l’uniformazione delle masse e l’omologazione dello spessore culturale dell’individuo.

Si comincia il 16 dicembre alle 21,30 con “Biancaneve nella battaglia” con la neonata Ensemble Junior Company. L’ideazione, la regia e la coreografia è di Michele Pernice. Un percorso coreografico che abbraccia la fiaba dei fratelli Grimm, il film d’animazione dall’happy ending della Walt Disney e “Biancaneve e il Cacciatore” di Sanders.

Secondo appuntamento il 19 e il 20 gennaio 2017 con “Dorian” di Chiara Giacopelli, coreografie di Marcello Carini, ispirato a “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde.

Il 9 e il 10 febbraio 2017 c’è l’associazione PantArte con “Fimmina”, diretto e coreografato da Luigi Iemma, con la sua compagnia Shameless. Lo spettacolo avrà come tema l’eresia ed è interamente dedicato all’800 e alla stregoneria, terrore pagano dei popoli cristiani, dove anche gli innocenti vengono messi in discussione e dove, attraverso la protagonista, viene affrontato il tema del femminicidio.

Il 24 marzo 2017 l’Ensemble Junior Company porta “Casual”, lo spettacolo che ispira la rassegna, incentrato sell’influenza della moda nella nostra società, diretto e coreografato da Marcello Carini.

Il 7 aprile 2017 c’è “Social dance – Vintage show Retrò”. La filosofia e l’idea base sono quelle della divulgazione della cultura swing alle nuove generazioni. Regia di Daniele Savarino il quale, insieme a Claudia Funaro, cura anche le coreografie.

Il 21 aprile 2017 l’associazione Il Carrozzone porta in scena la grande commedia musicale di Garinei e Giovannini “A che servono gli uomini?”, diretto da Lamberto Cosenza.

Il 26 maggio 2017 è prevista una “serata d’autore”, firmata da due coreografi contemporanei, Marcello Carini e Alex Atzewi, che creeranno un ponte tra Palermo e Modena insieme alle proprie compagnie, l’Ensemble Dance Company, con “Le tre corde”, liberamente ispirato a “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, e l’Atzewi Dance Company con “Le quattro stagioni di Vivaldi”.

La direzione artistica dell’intera manifestazione è di Marcello Carini e la coordinazione artistica è di Renata Orlando, che sostengono: «Forse, oggi, potrebbe essere “casual” spegnere il televisore, mettere il proprio telefono cellulare in modalità aerea, vestirsi con la prima cosa che capita sotto mano, allontanarsi per qualche ora dai social network, correre a teatro per riassaporare il gusto di una trasfigurata riflessione reale e non virtuale».

I biglietti per lo show del Lelio costano 13 euro a serata e si possono comprare al botteghino del teatro. Per info: 091 681 9122. I ticket si trovano anche online e nei punti vendita del circuito tickettando e ticketone, dove potrebbero subire una maggiorazione a discrezione dello stesso punto vendita.

SCHEDA INFORMATIVA RASSEGNA 16 dicembre 2016 BIANCANEVE NELLA BATTAGLIA

Ensemble Junior Company Ideazione, Regia e Coreografia: Michele Pernice Quanti di voi conoscono la storia di Biancaneve?

Tanti, certamente. Sarà capitato ad adulti e bambini di immedesimarsi nei personaggi della fiaba del 1937: dalla principessa dalla pelle candida e dalle labbra rosse come il sangue al principe Florian o, ancora, a uno dei buffi sette nani o magari in Grimilde, superba e vanitosa matrigna firmata Walt Disney, la corrispettiva Ravenna nel film Biancaneve e il cacciatore (2012, Sanders). Entrambe hanno affidato ad uno specchio la propria vanità per sentirsi “la più bella del reame”, sognando “il principe azzurro”.

E se ci trovassimo già nel bel mezzo della battaglia tra la perfida matrigna e la dolce Biancaneve?

In un percorso che abbraccia la fiaba dei fratelli Grimm, il film d’animazione dall’happy ending della Walt Disney e Biancaneve e il Cacciatore, il neo-coreografo Michele Pernice catapulta lo spettatore all’interno della battaglia, trasmettendo emozioni e mettendo in scena insieme all’Ensemble Junior Company di Marcello Carini il proprio punto di vista, in una sorprendente creazione coreografica.

19 e 20 gennaio 2017

DORIAN

Associazione Mecenatia

Liberamente ispirato a Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde

Testi e regia: Chiara Giacopelli

Coreografia: Marcello Carini

Londra, 1800. Su una vecchia soffitta viene rinvenuto un antico ritratto. Sebbene siano passati quasi cinquant’anni, il soggetto del ritratto risveglia, in colei che lo ritrova, i macabri ricordi di un uomo immortale: Dorian Gray. Giunto a Londra ad ereditare la casa e il prestigio paterno, Dorian Gray entra inaspettatamente nella ricca società borghese, che rimane subito colpita dalla sua bellezza insolente e dalla sua classe, avvolta da una garbata ingenuità. Lord Wotton, ricco e cinico avvocato, conquista al di sopra di tutti la fiducia del giovane Dorian, che accanto a lui inizia un percorso di macabra trasformazione. A Basil Hallward, giovane pittore medio borghese, viene commissionato, da Lord Wotton, il ritratto del giovane Dorian Gray. Alla vista del proprio ritratto terminato, Dorian rimane ammaliato dalla propria visione, che si trasformerà in una vera maledizione.

Nel grande vortice della metamorfosi di Dorian, Sibyl Vane, la dolce fidanzata di Dorian, si ritrova travolta fino a morire suicida. Dopo la morte di Sybil, Lady Victoria, moglie di Lord Wotton, comincia a sospettare di uno strano potere del ritratto. Dopo la terribile morte di Basil Hallward, che aveva scoperto la sua omosessualità innamorandosi proprio di Dorian, Lady Victoria non ha più alcun dubbio: il ritratto è maledetto. Sarà proprio Lady Victoria a salvare, all’ultimo istante, la propria figlia, Emily, da un destino spaventoso.

9 e 10 febbraio 2017

FIMMINA

Associazione PantArte

Compagnia Shameless di Luigi Iemma

Regia e coreografia: Luigi Iemma

Lo spettacolo avrà come tema l’eresia ed è interamente dedicato all’800 e alla stregoneria, terrore pagano dei popoli cristiani, dove anche gli innocenti vengono messi in discussione. La categoria maggiormente presa di mira è quella delle donne le quali, anche soltanto a causa della loro innata bellezza ed estrosità, vengono condannate. Il questo contesto, viene affrontato l’argomento attuale del femminicidio, in uno spettacolo in cui una fimmina (da qui il titolo) sarà l’interprete principale.

24 marzo 2017

CASUAL

Ensemble Junior Company

Ideazione, Regia e Coreografia: Marcello Carini

La moda non deve mai decidere chi sei. È lo stile a decidere chi sei. E a perpetuarlo. (Quentin Crisp)

Ricercare il comfort e l’originalità personale penso siano concetti e sensazioni innate. Compito arduo è trovare il coraggio di riuscire a mantenere la propria autenticità, senza farsi sommergere da comode convenzioni. Casual è un concetto europeo che nella moda enfatizza la ricerca del confortevole che si contrappone alle convenzioni delle uniformi.

La moda evolve sotto l’impulso di un desiderio e cambia per effetto di una ripulsa. La saturazione porta la moda a buttare alle ortiche quello che fino a poco tempo prima adorava. Poiché la sua ragione profonda è il desiderio di piacere e di attirare, la sua attrattiva non può certo venire dall’uniformità, che è la madre della noia. (Christian Dior)

7 aprile 2017

SOCIAL DANCE – VINTAGE SHOW RETRÓ

Associazione Swing and Shot

Regia e Testi: Daniele Savarino

Coreografie: Daniele Savarino e Claudia Funaro

La filosofia e l’idea base è quella della divulgazione della cultura swing alle nuove generazioni: musicisti, cantanti, danzatori e attori messi a disposizione del pubblico per rappresentare un’atmosfera originale e ricreare una vicenda in cui lo spettacolo è la vicenda stessa!

Ci troviamo negli anni trenta, all’ interno di un teatro che offre al suo pubblico un intrattenimento vario, una moda per quegli anni, andare a teatro e godere delle maestranze artistiche di musicisti, ballerini, mimi, performance originali tipiche di quel periodo storico. Le redini del teatro sono tenute da Mr. D, proprietario del night club, sostenuto dal direttore artistico e produttore Mr. Harp il quale, grazie alla sua esperienza, riesce a proporre a Mr. D tanti numeri di qualità.

In quanto night club, la priorità è coinvolgere e fare divertire il pubblico, quindi lo spettacolo è assolutamente rivolto in modo interattivo con e verso gli spettatori.

Si prospetta, quindi, un tripudio di informazioni che raccontano, attraverso lo strumento teatrale e musicale live, tutte le straordinarie risorse culturali che ci hanno lasciato quegli anni.

21 aprile 2017

A CHE SERVONO GLI UOMINI?

Associazione Il Carrozzone

di Garinei e Giovannini

Regia: Lamberto Cosenza

Musiche: Giorgio Gaber

Una donna intraprendente vive la sua vita convinta che gli uomini non servano per andare avanti. Ha solo un desiderio forte: diventare mamma senza sposarsi.

Solo alla fine scoprirà a cosa servono gli uomini.

25 e 26 maggio 2017

Serata d’autore

Ensemble Dance Company

Atzewi Dance Company

LE TRE CORDE

Liberamente ispirato a Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello

Ensemble Dance Company

Ideazione, Regia e Coreografia: Marcello Carini

“Dovete sapere che abbiamo tutti come tre corde d’orologio in testa.

[…] Sopra tutto, dovendo vivere in società, ci serve la civile; per cui sta qua, in mezzo alla fronte. Ci mangeremmo tutti […] l’un l’altro, come tanti cani arrabbiati. Non si può […]. E che faccio allora”?

(Luigi Pirandello, Il berretto a sonagli)

LE QUATTRO STAGIONI DI VIVALDI

Musica barocca e danza contemporanea insieme

Atzewi Dance Company

Ideazione, Regia e Coreografia: Alex Atzewi

Chi conosce la danza sa quanto la musica barocca si presti magnificamente ai movimenti del corpo e ancor più la danza contemporanea, rispetto alla classica, sappia far uso delle note settecentesche per tradurre la meravigliosa matematica dei suoni e delle melodie in sensazioni che fanno uso della fisicità dei danzatori.

Le quattro stagioni sono un emblema di quanto appena affermato e sono tanti i coreografi che hanno tratto ispirazione dalla musica di Vivaldi per le loro creazioni, da Leonide Massine ad Angelin Preljocaj, da Moses Pendleton dei Momix al nostro Renato Greco, e più recentemente da Freddy Franzutti del Balletto del Sud a Mauro Astolfi dello Spellbound Dance, tutti rapiti da questo tipico esempio di musica a programma, cioè di composizione a carattere prettamente descrittivo.

Alex Atzewi, coreografo italiano di gran spicco nel panorama internazionale della danza contemporanea attuale, con l’impiego della sua Atzewi Dance Company, ha scelto la celeberrima opera di Vivaldi per esplicare ancora una volta il suo modo di fare danza attraverso la creazione di una poetica dei corpi che, con la sola dinamica del movimento, rimanda ad uno stato in continua evoluzione.

La coreografia di Atzewi ama puntare l’occhio sul quotidiano, andare a fondo della vita di ogni giorno, analizzare sentimenti e sensazioni, facendo uscire a pieno l’essenza più nascosta dell’io. Le quattro stagioni sono quelle della vita: fanciullezza, giovinezza, maturità e vecchiaia: questa la traduzione che il coreografo dà al famoso concerto di Vivaldi. Scene diverse per raccontare situazioni diverse, il cambio del sentire umano a seconda della sua età, sensazioni che diventano altre col passare

del tempo, gioie e dolori che formano, plasmano, trasformano e in cui vediamo sempre esplodere la vita attraverso la fisicità e plasticità dei danzatori all’interno di una musica più che mai coinvolgente.

Com. Stam.

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