L’abolizione del permesso di soggiorno e una radicale riforma della legge sulla cittadinanza, approvata dalla Giunta comunale venerdì scorso. Due richieste specifiche sulla mobilità umana internazionale, tappe di un lungo percorso, contenute nella “Carta di Palermo 2015”, elaborate nell’ambito del convegno internazionale “Io sono persona”, conclusosi da poco a Palermo. Emerse, a Palazzo Cefalà Diana, sede della Consulta delle Culture, la voglia di dialogo, interculturalità e democrazia auspicata da più parti. «Parte proprio dalla nostra città una protesta fortissima» afferma Giusto Catania, assessore comunale alla Partecipazione, «che rivendica il diritto umano inalienabile alla mobilità, insieme a quello relativo all’abolizione del permesso di soggiorno, affrontando il tema della cittadinanza, diritto che si deve acquisire in base al luogo in cui si sta e non al passaporto. Da Palermo parte, quindi, una campagna internazionale il cui obiettivo è fare conoscere la Carta a tutte le istituzioni internazionali, perché non è più possibile affrontare il tema dell’immigrazione in chiave emergenziale, ma connetterla alla globalizzazione». Un momento importante per la città di Palermo, che chiama in causa proprio coloro i quali hanno lavorato e continuano a operare per rendere viva e pulsante la stessa “Carta di Palermo”. «Mai come in questo momento mi sento fortunata di avere deciso di abitare in una città come questa» aggiunge Nadine Abdia, componente della Consulta. «Aldilà dell’esperienza fatta dal punto di vista professionale, soprattutto dopo quanto accaduto in Tunisia, l’abbraccio della città è stato grande. Leggendo la Carta, mi sembra che abbiamo fatto grandi passi in direzione di una società veramente più matura. Il mio più grosso augurio è che questo documento diventi ben presto nuova legge italiana e che tutti possano mantenere la voglia di sognare e di guardare al futuro». Veramente un grande passo, quello compiuto con l’approvazione di questo importante documento, da oggi punto di riferimento su cui verrà fondato l’impegno futuro di molti.
Gilda Sciortino
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