I Carabinieri della Compagnia di Patti, nell’ambito delle campagne condotte per il controllo della filiera agroalimentare e per il contrasto al lavoro “nero”, hanno svolto, nel corso dell’ultima settimana, ulteriori attività ispettive con il supporto dei militari dei Reparti Speciali dell’Arma, in particolare quelli del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catania, del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Messina e del Reparto Tutela Agroalimentare, anch’esso stanziato nel capoluogo peloritano.
Le molteplici attività di controllo condotte non solo nel centro di Patti ma anche in altri comuni di quell’area nebroidea, in particolare, hanno avuto due principali obiettivi, la verifica del rispetto delle severe normative vigenti, sia in materia di sicurezza alimentare, igiene e tracciabilità dei prodotti, sia in materia di lavoro, per il contrasto al diffuso fenomeno del “lavoro nero”.
Nella giornata di giovedì è stato svolto l’accesso ispettivo che i Carabinieri della Stazione di Patti, con l’ausilio del N.A.S. di Catania, hanno effettuato in una struttura ricettiva, un villaggio turistico, di quel centro. L’intervento dei militari è prontamente scattato a seguito di alcune segnalazioni e rimostranze pervenute al locale Comando dell’Arma da parte degli avventori che riferivano di avere riscontrato anomalie nella qualità e nella conservazione degli alimenti loro somministrati: l’esito del controllo, ha confermato quanto segnalato, ed i militari del hanno sequestrato ben 350 kg di prodotti alimentari di vario genere, custoditi in pessimo stato di conservazione all’interno di una cella frigorifera e di alcuni depositi, con il conseguente deferimento in stato di libertà del titolare della struttura per violazione della Legge 283/62 in materia, appunto, di sicurezza alimentare.
Non meno incisivo è stato il controllo che i carabinieri della Stazione di Floresta, sempre con l’ausilio di personale del N.A.S., hanno effettuato in uno dei tanti caseifici di quel centro montano. In particolare, nell’azienda controllata, è stato riscontrato il mancato rispetto della procedura di autocontrollo, che ha determinato l’irrogazione di una sanzione amministrativa di 2000 euro con sospensione dell’attività, così come previsto dal D.Lgs. 193/07.
Infine, ulteriori violazioni amministrative sono emerse dall’accesso effettuato da parte dei militari della Stazione Carabinieri di Piraino unitamente al Reparto Tutela Agroalimentare di Messina nei confronti di una società cooperativa sita in quel comune, dedita alla gestione di un mulino, alla trasformazione di prodotti della molitura ed alla vendita all’ingrosso e/o al dettaglio di prodotti alimentari cereali, per l’agricoltura e la zootecnica. Più specificamente venivano irrogate sanzioni amministrative per un ammontare di 7.500 euro ed il sequestro di 2015 kg di farina, a seguito del rilevamento, da parte degli specialisti dell’Arma, della mancata tracciabilità degli alimenti e della mancata indicazione in etichetta del lotto di produzione, in violazione del Regolamento CEE 178/02 e del D.Lgs. 231/17. Nel corso del medesimo controllo, presso la citata azienda, i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Messina rilevavano altresì la presenza di un lavoratore “in nero” su due trovati in opera, con conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale, irrogazione di una sanzione di 5000 euro e prescrizione di regolarizzare immediatamente la posizione giuridica del lavoratore.