Batman v Superman – Dawn of Justice ~ Oscurità contro acciaio

Immerso fino al collo nell’universo della DC Comics (che cinematograficamente parlando intende recuperare terreno rispetto alla lanciata Marvel), Zack Snyder dirige questo impegnativo film-cerniera. Seguito de L’uomo d’acciaio con Batman in qualità di lussuoso ospite d’onore o sorta di prequel (concepito però in anticipo) del mega-progetto Justice League, di cui getta manifestamente le fondamenta (ne è spia già il sottotitolo), inserendo anche comparsate di Flash, Aquaman, Cyborg? Non ci sono grossi dubbi: questo blockbuster, che registra l’ennesimo passaggio di testimone all’interno del cangiante costume dell’Uomo Pipistrello (il contestato Ben Affleck fa il suo dovere e mantiene la disillusa cupezza attribuita da Bale al personaggio nell’ultima trilogia), intende giocarsi entrambe le carte. E in questo senso è un’operazione degna di attenzione.

La sceneggiatura,  affidata all’habitué David S. Goyer e a Chris Terrio e parsimoniosa – per non dire un po’ legnosa – negli snodi, riprende le fila del discorso avviato da Snyder con la precedente pellicola dedicata a Superman (che sfoggia ancora il fisico prestante di Henry Cavill), e spiega perché un poco diplomatico Bruce Wayne (per chi non lo ricordasse, l’alter ego milionario del paladino di Gotham City) e una buona fetta di istituzioni e opinione pubblica dovrebbero avercela con lui. A inasprire ulteriormente i rapporti ci pensa lo squilibrato Lex Luthor (Eisenberg, ultimamente non troppo convincente), che per proprio interesse ordisce un piano diabolico (a base di kryptonite). Tutti quanti, però, hanno fatto i conti senza le indagini autonome di un’altra scafata eroina, Diana Prince alias Wonder Woman, interpretata dalla splendida Gal Gadot.

In effetti, al di là dell’intrigante e attivissimo maggiordomo Alfred “raccolto” da Jeremy Irons e dell’esigente direttore White di Laurence Fishburne, l’energico comparto femminile si rivela uno dei pilastri del lungometraggio. Lois Lane, collega e fidanzata del “super” Clark Kent, e Martha, madre adottiva di quest’ultimo (confermate le professionali e bellissime Adams e Lane nei rispettivi ruoli), sono parte attiva della trama, e la senatrice Finch di Holly Hunter (ben ritrovata!) contribuisce a una svolta importante ed esplosiva. Ed è questo il punto, peraltro prevedibile: la spettacolarizzazione a volte eccessiva di alcune scene minaccia di mangiarsi il resto. L’ironia, soprattutto: se ne scorge davvero poca, in nome di un pessimismo cosmico che forse sta facendo perdere di vista l’originaria natura di questo tipo d’intrattenimento. Un problema in teoria riscontrabile pure sul versante dei fumetti di genere.

Batman v Superman: Dawn of Justice (id., USA, 2016) di Zack Snyder con Ben Affleck, Henry Cavill, Jesse Eisenberg,Gal Gadot, Amy Adams

di     Massimo Arciresi