“Come Assessore alla Scuola e docente non posso che condividere le ragioni dei Sindacati di Base che scioperano contro la legge sulla “ Buona Scuola ”. Le deleghe proposte portano a compimento un disegno anticostituzionale avviato dai governi precedenti e puntualmente contestato da chi opera all’interno della scuola. Preoccupa fortemente che i quiz invalsi assumano centralità nella valutazione degli studenti trasformando la scuola da luogo di formazione del sapere critico al luogo di formazione puramente nozionistica fine a se stessa. In una logica di tagli senza criterio viene stravolto tutto il sistema del sostegno agli alunni e alunne diversamente abili. Anche sul fronte dei servizi per l’infanzia, che investe direttamente gli Enti Locali, il governo nazionale ha disatteso le istanze che provenivano dai Comuni e dalle Associazioni che si occupano d’infanzia. Se il sistema integrato 0/6 anni è riconosciuto come la base fondamentale per prevenire la dispersione scolastica e contrastare il disagio sociale ed educativo, non può più essere considerato un servizio a domanda ma un servizio “essenziale”. Questo richiede un investimento imponente e la revisione di tutte quelle norme che finora hanno reso inefficienti i servizi comunali: l’impossibilità di procedere a nuove assunzioni prima, carenze di risorse economiche a causa dei tagli dei trasferimenti statali e regionali dopo e così via. Occorre che il Ministro ascolti la voce della scuola per rivedere tutto l’impianto strutturale della cosiddetta “Buona Scuola” e discuta con le parti un percorso di riforma vero della scuola italiana.”
Com. Stam.
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