Una delegazione di Azione Catania parteciperà domani, 25 novembre, alla manifestazione contro la violenza sulle donne che si svolgerà alle 16, in piazza Vittime del Terrorismo Internazionale (Lungomare Aci Trezza – Aci Castello), dove venne uccisa Vanessa Zappalà.
Una delegazione di AZIONE Catania e alcuni referenti dei gruppi territoriali provinciali, tra cui il coordinatore cittadino Carmelo Finocchiaro e l’avvocato Lucia Tuccitto (responsabile regionale “Attuazione programma” di AZIONE Sicilia) e il vice presidente del Consiglio comunale di Catania, Lanfranco Zappalà, parteciperà alla manifestazione che si svolgerà ad Acitrezza, domani, 25 novembre, alle 16, in piazza Vittime del Terrorismo Internazionale (lungomare Aci Trezza – Aci Castello), dove nello scorso mese di agosto venne uccisa la giovane ventiseienne Vanessa Zappalà. All’evento, che rientra nell’ambito delle iniziative organizzate per celebrare la ricorrenza della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza di genere, perpetrata e perpetuata nei confronti delle donne.
Ed è proprio l’avvocato Lucia Tuccitto di AZIONE Sicilia che punta i riflettori su quello che anch’essa definisce “un fenomeno sempre più diffuso, anche nella realtà catanese, che affonda la sua origine in radicati stereotipi e prescrizioni sociali e culturali legati al genere” così come si legge anche in questa sua riflessione: “La lotta alla violenza di genere deve iniziare da quella agli stereotipi. La violenza sulle donne nasce da uno stereotipo, anzi, anche lo stereotipo è un atto violento. Per contrastare la violenza di genere è necessario promuovere azioni finalizzate al cambiamento socio-culturale delle donne e degli uomini per eliminare pregiudizi e superare modelli stereotipati dei ruoli. In ambito lavorativo, ad esempio, è importante garantire un ambiente privo di fattori di discriminazione e di qualsiasi forma di violenza, fisica o psicologica, ciò significa migliorare la produttività e la qualità delle prestazioni, riducendo, allo stesso tempo, il rischio di infortuni e malattie professionali. Ed in questo i fondi del Pnrr devono essere impiegati i maniera cospicua. Non bisogna dimenticare che accanto alla violenza fisica vi è molto spesso la violenza economica. Ovvero, l’impossibilità di affrancarsi perché soggetto economicamente debole. Al Sud più di 7 donne su 10 non lavorano, pochissimi posti nei nidi e nel tempo pieno, causa ed effetto del non lavoro delle donne, assenza di servizi che ricadono anche sul destino dei figli. Le disuguaglianze di genere hanno ripercussioni sulle opportunità degli individui e conseguentemente limitano la crescita economica del Paese. Per questo, in discontinuità con il passato, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza affronta le diseguaglianze di genere in maniera trasversale, ed il sud e le donne del sud sono e devono essere i soggetti destinatari di eccellenza. E’ evidente che tutti i corpi intermedi ed i partiti politici, la scuola, l’associazionismo, non per ultimi, i media e tutti gli organi di comunicazione, devono promuovere un cambiamento culturale che aiuti a combattere gli stereotipi. Le priorità su cui si deve agire: aumentare gli asili nido, i sostegni ai disabili e agli anziani, prolungare i congedi di paternità e diffondere la cultura della condivisione dei carichi familiari. Serve l’introduzione della valutazione di impatto di genere preventiva su ogni legge o provvedimento delle istituzioni, solo così, evitiamo di fallire l’impatto del Pnrr che ha tutta l’aria di essere l’ultimo treno per l’Italia e per il sud in particolare. I beni confiscati alla criminalità devono essere riammessi nel circuito della società civile e bisogna creare luoghi di rifugio per le donne, ma anche luoghi di recupero sociale per i violenti, affinché non tornino a perpetrare la violenza.”
Il coordinatore cittadino di AZIONE Catania, Carmelo Finocchiaro: “Domani gli Azionisti catanesi e della provincia saranno presenti all’iniziativa che si svolgerà ad Acicastello. Così facendo, anche noi di Azione vogliamo contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne e a ridurne il deprecabile fenomeno.”
Com. Stam.